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Se dovessimo paragonare la stagione tennistica di Sinner ad una gara di parkour, Jannik è riuscito a toccare altezze considerevoli, per poi raggiungere, alla fine del percorso, il tetto più alto della città. Questo tetto, la “summa” del pantheon del tennis, è la vittoria delle ATP Finals, ottenuta oggi in finale contro Taylor Fritz col punteggio di 6-4 6-4.

L'inizio del match è segnato da uno stillicidio di servizi vincenti che permette a entrambi i tennisti (se ne ce fosse bisogno nell'atto finale di un torneo così prestigioso) di rompere il ghiaccio e di portare a casa con facilità i primi punti. Sinner, in particolare, non ha concesso nemmeno un punto all'avversario nei primi due game al servizio. 

Nel quinto gioco l'americano esce bene da una situazione di 0-30 sempre grazie all'arma della battuta, che non tradisce nemmeno l'altoatesino, vincitore, sul risultato parziale di 3-3, del 100% dei punti con la prima palla di servizio.

Al settimo gioco ecco arrivare tutte insieme le prime due palle break in favore dell'italiano: la prima è salvata con una prima ad uscire ad aprire il campo e un rovescio profondo in contropiede, la seconda con un ace in traiettoria esterna. La terza palla break, proveniente da un doppio fallo, è salvata con il primo, vero scambio spettacolare dell'incontro. Ma i problemi per Fritz non sono finiti, complice un Sinner spaziale in risposta: al quarto tentativo una smorzata dolcissima di Jannik sancisce il vantaggio: 4-3 e servizio per il numero uno del mondo. 

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