header logo

Il responsabile dell'area tecnica Pantaleo Corvino è stato ospite di Telerama durante la trasmissione Piazza Giallorossa.

"È stato un percorso programmato che improvvisamente ci ha visti dove non potevamo nemmeno immaginarci. Io parlai di progetto triennale con riferimento alle scorse Serie B, ma quelle che abbiamo affrontato noi sono state alterate: è stata una lotta impari. Avete visto il Crotone che dalla A è retrocesso in C. 

Noi non abbiamo pensato solo al campionato, anche al settore giovanile. Abbiamo fatto tanto a livello di attrezzature e uomini: mi sento felice di aver raggiunto la mia quarta promozione e sono felice come i nostri tifosi. Questo risultato ha un sapore diverso perchè sono figlio di questa terra e non voglio tradire il popolo salentino. Attraverso la patrimonializzazione ci siamo creati un bel gruzzoletto da eventuali vendite che quando sono arrivato non esisteva. Una strategia fatta di prestiti ha portato la Serie A ad essere anziché una risorsa un debito. Arrivati in paradiso non si vuole tornare in purgatorio. 

La conosco bene, è una bestia feroce che ti ammazza se non sei preparato ad affrontarla. Ci stiamo sforzando per mettere al proprio posto i conti e sarà non un esercizio facile, però ci stiamo mettendo tutte le nostre risorse. 
Con Baroni c'è una chimica che ci accompagna. Perchè un solo anno? Cerco di fare la politica dei piccoli passi e mi immedesimo nell'altra parte: io sono uno pesante. Triennale a Corini? Era una situazione particolare, ad agosto inoltrato siamo stati costretti ad esonerare Liverani e prendere quello che credevo fosse il migliore a disposizione, aveva posto delle condizioni. Mi sono preso una bella responsabilità esonerando un allenatore con due anni di contratto e con Baroni è andata bene.

Il giro di campo è stata un'emozione che ho voluto rivivere perchè l'avevo vissuta già col Palermo. Non arrivi a gioire così se prima non hai sofferto. È stato un momento di tanta emozione in seguito a sofferenza. 

Under 15, 16 e 17 sono arrivate alle fasi finali; tutto ciò in un contesto in cui era difficile andare a visionare personalmente. 
Se pensano che Corvino e Delvecchio non sappiano vedere i talenti locali glielo lascio pensare. Pensate che sul territorio ci siano solo osservatori del Lecce? Negli ultimi due anni nessun salentino è emerso, non solo salentino nel Lecce ma anche salentino negli altri club. Io sono legato al mio territorio, ho creato una scuola calcio qui ed erano presenti Milanese dell'Alessandria e Oltremarini e Milli che sono nella nostra primavera. Io ho trovato poco e per far crescere il nostro settore giovanile ho dovuto guardare altrove. Noi non siamo una scuola calcio, devo portare risultati. La faremo la scuola calcio, ma noi abbiamo degli investimenti. Dobbiamo lavorare per produrre calciatori da Serie A, non da Lega Pro.

Se a Lecce ci fossero ragazzi bravi, il Lecce li prenderebbe. Io ho vinto 13 titoli giovanili italiani, non a Zingonia o Milanello. Io ho una storia e faccio una accusa: il problema del calcio non sono gli stranieri, è l'assenza di dirigenti che sanno fare questo lavoro creando e finalizzando un settore giovanile.

Gabriel? Mi sono già espresso. Faremo di tutto per creare un Lecce che si giochi cara la pelle. Non posso negare che faremo anche qualche prestito, ma solo se sostenibile.
Acquistare giocatori esperti? Mi viene da pensare a qualcuno che ho avuto e potrebbe fare da chioccia. Mi sono confrontato con Lucas Leiva che seguii quando aveva 16 anni: uno ci prova, però… (chiude in modo scettico, ndr.)

Non ho ancora ricevuto il budget, mi fido della mia società e so che mi daranno il massimo. 
Hjulmand e Strefezza? Il prezzo lo fa il mercato ma anche chi vende. Non esistono incedibili e non siamo nelle condizioni di poter dire che ci sono incedibili. Dobbiamo sanare delle crepe, il prezzo permettetemi ma lo facciamo noi. Ritiro a Folgaria? Lì ho fatto tre qualificazioni Champions con la Fiorentina ed una promozione col Lecce: direi che è confermato".

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"