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Doccia gelata il gol di Ngonge per il Lecce, che aveva un quasi match-point in casa contro l'Hellas Verona ma si è complicato la vita. La strada non è in salita (i punti di vantaggio sulla zona rossa sono 4), però i giallorossi dovranno rispondere sul campo alla debacle di ieri sera.

Gli uomini di Baroni, graziati due volte nel primo tempo da Djuric, hanno impensierito poco una squadra che si è presentata al Via del Mare da terzultima e hanno perso l'ennesimo scontro diretto nel Salento, tra la comprensibile rabbia di 25mila tifosi.

Queste le parole di Sticchi Damiani al Nuovo Quotidiano di Puglia:

LA PARTITA
"In panchina c’ero già stato con l’Udinese, ci sono tornato anche per un fatto scaramantico. Non è andata bene , purtroppo. Ma non è il momento di ragionamenti distruttivi. La squadra mi è sembrata un po’ stanca rispetto alle belle prestazioni con l’Udinese e con la Juventus, due gare importanti nelle quali il Lecce aveva dato il massimo. Probabilmente abbiamo pagato la stanchezza, con un Verona che con l’Inter magari aveva dato di meno, avendo subito ben sei gol”.

IL MOMENTO
“È un momento nel quale tutti dobbiamo essere lucidi, la squadra, ma anche noi e i tifosi che la seguono con passione. Abbiamo sempre quattro punti di vantaggio, da gestire sino alla fine. Lo sconforto per questa sconfitta non ci deve fare buttare all’aria quanto di buono abbiamo fatto in questo campionato, che non ci ha visti mai nella zona rossa. Abbiamo quattro punti sullo Spezia che verrà a giocare qui dopo la trasferta romana contro la Lazio. Senza turni infrasettimanali sarà magari più facile recuperare. Dobbiamo difendere con i denti questo finale di stagione, credendo in noi stessi. È importante che ci sia la voglia di tutto l’ambiente. Pensiamo subito alla Lazio”.

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