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Massimiliano Alvini, nonostante un inizio di stagione calcisticamente sottotono a causa dei due soli punti conquistati nelle prime sette gare, è entrato nelle simpatie di molti tifosi in Serie A, in quanto si è reso protagonista di dichiarazioni utili a comprendere la sua caratura umana.
Si tratta di un allenatore partito dai bassifondi del calcio italiano che ha raggiunto la massima serie dopo una vera e propria scalata partita dai campionati dilettantistici.

I sostenitori del Lecce, invece, hanno conosciuto il lato competitivo del tecnico della Cremonese: i precedenti sono infuocati, per i risultati e non solo.
Il primo incrocio ci porta alla stagione 2020-21 con i giallorossi neo retrocessi e Alvini sulla panchina della Reggiana (che scenderà in C). Due gare piene di gol: all'andata Corini vince 7-1, al ritorno 0-4. Risultati schiaccianti che evidenziano il gap abissale tra due club che terminarono in zone opposte della graduatoria.

Nella seconda annata cambia la musica per Alvini, neo allenatore del Perugia (qualificato in extremis ai play-off), che porta a casa due pareggi. Al Via del Mare termina 0-0 una partita in cui i giallorossi ai punti avrebbero meritato il successo.

Al ritorno Olivieri sfrutta un errore di Bleve portando in vantaggio il Perugia ed esultando in maniera provocatoria contro la ex squadra. A tempo quasi scaduto bomber Coda dal dischetto realizza l’1-1 e la disputa si sposta ai microfoni.

La valutazione positiva della gara da parte di Baroni indispettisce Alvini:

“Baroni ha visto un’altra partita, come non hanno capito niente durante la gara è successo anche nelle dichiarazioni”.

La risposta dell’allenatore giallorosso arriva pochi giorni dopo:

“Sto attento a fare valutazioni sugli altri perché sono rispettoso, a differenza dell’allenatore del Perugia che con le sue dichiarazioni ha mancato di rispetto alla squadra ed alla società US Lecce”.

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