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Il match di Coppa Italia del Tardini tra Parma e Lecce è da considerarsi a tutti gli effetti un antipasto di quella che sarà una delle sfide più avvincenti della prossima Serie B.

Due club che ai blocchi di partenza risultano in lotta per la promozione in massima serie e che faranno di tutto per non deludere le aspettative e le ambizioni delle rispettive tifoserie.

Stesso obiettivo ma differente modus operandi; il Parma si è reso protagonista nel mercato estivo con acquisizioni stellari per la categoria, a cifre insostenibili per chiunque.
Buffon, Vazquez e Tutino su tutti: tre calciatori che farebbero la differenza in Serie A, scesi di categoria per il ricco progetto lanciato dal presidente Krause.

Per non parlare di Man, Mihaila e Valenti, giovani talenti affermati nel panorama internazionale e portati in Italia rispettivamente per 13, 9 e 10 milioni di euro. O della permanenza di Inglese (20 milioni dal Napoli), Karamoh (8 dall’Inter), Busi e Sohm (per un totale di 15 milioni).

Insomma, sulla carta il Parma dovrebbe fare un campionato a parte, eppure la partita di ieri ha evidenziato che i crociati devono ancora abbinare alla qualità il gioco, compito arduo per Maresca, all’esordio tra i professionisti.

Il Lecce, con le stesse ambizioni, ha scelto un’altra strada. 
Una via, quella segnata dal presidente Sticchi Damiani e percorsa da Corvino e Trinchera, più adatta alla nuova realtà del calcio, industria che sta vivendo un momento difficile in tutto il mondo.

Un progetto senza fuochi d’artificio in estate ma con ottime prospettive future, basato sulle abilità e sulle idee.

Calciatori giovani in rampa di lancio ma anche grandi colpi, alle volte passati forse un po’ in sordina, a cifre convenienti.

Basti notare come ad espugnare il Tardini ci abbiano pensato Coda e Tuia, arrivati entrambi a parametro 0.

Il numero 9 ha creato ripetutamente il panico nella difesa avversaria dimostrandosi il vero top player della gara.

Per non parlare di Hjulmand, acquisito a poche centinaia di migliaia di euro lo scorso gennaio; il danese ha letteralmente dominato il centrocampo, non intimidendosi davanti alla presenza di Vazquez, top player con esperienza internazionale.

Una partita estiva può significare tanto come può significare nulla, ma in quanto apparizione ufficiale va analizzata in modo obiettivo.
Il Parma di sicuro ingranerà nel percorso, quando Maresca riuscirà a far funzionare una macchina composta da ingranaggi preziosi.
Il Lecce c’è già e, nonostante delle lacune normali in questo momento della stagione, con l’arte del lavoro può togliersi preziose soddisfazioni.

Due realtà opposte con un obiettivo comune: tornare nel calcio che conta.
Manca ormai poco, tra 5 giorni ripartirà una Serie B che si prospetta incandescente.

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