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Il telecronista e opinionista di Sky Fabio Caressa ha parlato ai microfoni della Gazzetta del Mezzogiorno. Argomento centrale la ripresa del campionato, con un accenno al Lecce e alle rivali.

RIPRESA
“La risposta esatta probabilmente manca persino ai protagonisti in campo. Tuttavia alcuni assunti possono essere validi. Innanzitutto ritroviamo un torneo con una squadra in fuga: ogni ulteriore passo che muoverà il Napoli sarà un avvicinamento all’impresa. Ritengo che saranno avvantaggiate le squadre che hanno ceduto il minor numero di elementi al mondiale e hanno potuto lavorare in modo compatto.

Fondamentale anche la componente fisica: chi si farà trovare pronto potrà subito tentare un allungo. Infine l’aspetto psicologico: io preferirei avere nella mia squadra gente che vuole riscattarsi da un mondiale andato al di sotto  proprie aspettative rispetto a chi magari può accusare un certo appagamento”.

LOTTA SALVEZZA
“La Cremonese mi sembra la formazione più viva del terzetto di coda: Sampdoria e Verona accusano difficoltà maggiori. I primi turni saranno già delicati per ipotizzare una risalita. Fin qui merita sicuramente un plauso il Lecce, costruito da Corvino con investimenti minimi e intuizioni geniali: i salentini hanno un tesoretto di otto punti di margine sulla zona retrocessione che potrà essere amministrato con un pizzico di serenità che certo non deve equivalere a rilassamento”.

NAZIONALE
”Non sono pessimista: nel 2018 l’eliminazione sapeva della fine di un’era. Ma stavolta la componente casuale ha giocato un ruolo pesante: basti pensare ai due rigori falliti o alla gara dominata contro la Macedonia e persa per l’unico tiro subito all’ultimo minuto. Si parla tanto di crisi generazionale invece vedo una classe di giovani che possono fare strada. Non mi è parso che il livello in Qatar fosse superiore al nostro. Occorre rilanciare un movimento ferito e recuperare generazioni di appassionati”.

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