header logo

Eder, ex attaccante tra le altre di Sampdoria, Inter ed Empoli, si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Dalla sua esperienza in Italia fino ai sogni del futuro, con un retroscena gustoso sul suo rapporto con Pantaleo Corvino. 

Rapporto con l’Italia 

A 17 anni, sul volo per Roma, incrociai un parroco italiano, Don Nino. Gli raccontai che stavo andando a Empoli per fare il calciatore e mi benedì. Il resto è stato un viaggio dove ho segnato e gioito. Mi sono ritirato nel 2024 da uomo felice.

La prima città italiana in cui ho giocato è stata Cascia, dove c’è Santa Rita. Credo alle coincidenze. Nel 2015 Don Nino scrisse una lettera alla Sampdoria dopo avermi visto segnare al debutto in Nazionale, contro la Bulgaria, e lo invitai a Genova. Nel 2018, il giorno dopo la vittoria contro la Lazio che ci garantì la Champions con l’Inter, volai da lui in Sardegna, a Buddusò. Il campo dell’oratorio è intitolato a me.

Eder e Corvino

Il primo a notarmi fu Corvino, tra Lecce e Fiorentina. Nel 2003 andai un mese in Puglia, ma il viaggio fu un incubo. Avevo 16 anni e atterrai con un cartello con su scritto “minorenne”. 

I poliziotti pensavano trasportassi chissà cosa. Spiegai a gesti che ero lì per il calcio. Uscii dal gate di notte. Infine, scelsi l'Empoli per mantenere la parola data. 

Impatto traumatico con l'italia 

All’inizio sì. Allenamenti intensi, palestra, la “dieta a zona” di Cagni, che mi bastonava a fin di bene. Subii tanti infortuni. Chiamavo mio padre piangendo dicendo che volevo andare via, ma l’Empoli si prese cura di me. Dopo il debutto in Serie A andai a Frosinone e feci 21 gol in un anno e mezzo, in B. Poi al Castellani segnai 27 reti e centrammo la promozione in A. Mi volevano Roma, Milan e altri club, ma l’Empoli mi mandò prima a Brescia e poi a Cesena.

La chiamata di Conte in Nazionale 

Prima di un Sampdoria-Cagliari, nel 2015, Sinisa mi disse che Antonio e il suo staff sarebbero venuti a vedermi. “Oh, non è che te la fai sotto e fai una partita di merda?”, chiese scherzando. Un paio di settimane dopo, prima dell'Inter, fui informato della convocazione. Segnai su punizione.

Il futuro 

Vorrei fare il direttore sportivo, ma per ora mi godo la famiglia. Mi sarebbe piaciuto tornare alla Sampdoria per chiudere lì. Ogni tanto rivedo i gol che ho fatto in quel periodo: che tempi…

De Toma a PGR: "La Primavera è in crescendo. Lazio-Lecce? Sono positivo"
Carrozzieri: "Masiello gioca, io sono stato escluso. Dovevo andare al Milan, poi..."

💬 Commenti