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Lecce e Verona hanno diviso la posta in palio con un pareggio a reti inviolate, ma il risultato lascia più rammarico che soddisfazione ai giallorossi. Nonostante le numerose occasioni create, nessuna è stata concretizzata, e il punto conquistato sa più di opportunità sprecata che di risultato positivo. 

Era però destinato a far discutere il contatto tra Bella-Kotchap e Camarda, giudicato inizialmente come rigore, per poi essere revocato dopo la revisione al VAR. Una situazione che poteva cambiare il volto della partita (e della classifica) ma che invece ha lasciato dubbi e qualche rimpianto.

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Rigore assegnato e poi revocato: il contatto

Al 77' del match l’arbitro Rosario Abisso aveva giudicato falloso il ruvido intervento di Bella-Kotchap su Camarda, indicando il dischetto. Dopo essersi consultato con il monitor, tuttavia, ha deciso di non concedere la massima punizione a favore dei giallorossi. Dalle immagini si vede il difensore degli Scaligeri toccare il pallone leggermente prima dell'attaccante, che in ogni caso subisce un duro colpo sulla caviglia. A confermarlo è stato lo stesso Di Francesco in conferenza stampa, che nutre qualche dubbio sulla revoca ed afferma: “Il difensore ha preso la palla ma ho qualche dubbio. A metà campo sarebbe stato fallo, e Camarda ha la caviglia gonfia”.

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Le reazioni di Sticchi Damiani e Corrado Liguori

Il presidente giallorosso Saverio Sticchi Damiani, a caldo, ha parlato di una dinamica da rivedere: “Sono quelle situazioni in cui si semplifica tutto, trovando il tocco del difensore e dicendo “Ha preso la palla”. E' un po' più articolato il ragionamento. Quella per me è una dinamica che merita di essere rivista”. Più duro invece il vicepresidente del Lecce, Corrado Liguori, sui propri canali social: “Fallo di Cristante in Roma-Udinese copia incolla fallo su Camarda! Decisione arbitrale punizione e giallo per Cristante. Grazie Abisso!”.

La chiamata al VAR

L'episodio è stato analizzato ad Open VAR, dove è stato ascoltato l'audio della partita. Dalla sala VAR si sente: "Ha fischiato il rigore. Mi è sembrato in ritardo". Le telecamere passano ad una inquadratura ravvicinata dell'azione e Giacomo Camplone e Matteo Gariglio cambiano idea. "Gioca il pallone. Il pallone lo prende il difensore e gioca il pallone", ripetono, per poi chiamare alla revisione il fischietto di Palermo. 

A colloquio con Abisso, dalla sala VAR viene spiegato quanto segue: “Il difensore va sul pallone. Arriva prima sul pallone”. Per cercare di chiarire il tutto, Abisso chiede di vedere il fallo “in dinamica”, ma il risultato non cambia. Decisione finale: niente rigore.

Le parole di Rocchi ad Open VAR

La revisione è ottima perché questo rigore è da rimuovere. La decisione in campo non è semplice perché c'è quasi contemporaneità, ma il pallone comanda la decisione. La direzione del pallone viene cambiata in maniera radicale e quindi sinceramente è un rigore da non concedere una volta rivisto. La revisione è fatta bene perché Abisso al monitor ha il tempo e la tranquillità di prendere la decisione. 

Sull'ingerenza del VAR

Il VAR deve suggerire elementi, ma si deve limitare a quello. Non può obbligare niente. La decisione la deve prendere l'arbitro.

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