Durante la puntata di Pl talk calciomercato, andata in onda sul canale Twitch di Pianetalecce, è intervenuto il giornalista Umberto Verri, per parlare del calciomercato del Lecce, sia in entrata che in uscita. Queste le sue parole:
Su Krstovic e il mercato in attacco
Sto sentendo parlare in maniera enfatica dei calciatori che sono arrivati. Il calciomercato ha bisogno di una certa maturazione: oggi come oggi noi diciamo che Krstovic è molto richiesto, ma la verità la conosce solo Corvino, che sa bene su quali basi muoversi e dove deve andare a prendere o lasciare qualcosa.
Naturalmente Corvino si sta cautelando, perché alla fine Krstovic, in questo momento, è il giocatore del Lecce più attenzionato. Ma Corvino sa che le varie squadre italiane che lo stanno cercando – dalla Roma all'Atalanta – potrebbero non soddisfare le richieste del Lecce. E le cifre richieste dal Lecce sono giuste: perché, se Lucca ha fatto 12 gol e può essere valutato 40-45 milioni, allora perché Krstovic, che ha fatto lo stesso numero di gol, si deve giocare al ribasso?
Questo significa che c'è una grande diseguaglianza nelle due trattative, e Corvino questo lo sa. Per questo lui ha dettato quelle che sono le cifre per cui Krstovic andrà via.
All’estero c’è stato l’interesse del Leeds, ma evidentemente la destinazione non è gradita al calciatore. Staremo a vedere cosa succederà. Intanto il Lecce è andato a prendere un giovanissimo attaccante: se il Milan ti dà un giocatore con le cifre che sono circolate in giro – tra riscatto, controriscatto e bonus – vuol dire che ci tengono a questo ragazzo e che può fare davvero bene.
I calciatori a fine ciclo
C’è un aspetto importante che dobbiamo considerare: questi calciatori, per la prima volta, si trovano nella condizione di poter partire — ma non è affatto detto che lo faranno. Hanno semplicemente concluso un ciclo.
A Lecce ci affezioniamo facilmente a un giocatore, ma allo stesso tempo siamo anche capaci di criticarlo duramente. Sappiamo mettere tutti sull’altare, ma siamo altrettanto rapidi nel farli cadere.
In questo momento la società sta facendo una selezione chiara: se una squadra vuole Baschirotto, Falcone, Ramadani o Krstovic, deve soddisfare le richieste del Lecce. La società giallorossa non ha alcuna intenzione di svendere.
Una cosa è certa: quando si attraversa un periodo lungo all’interno di una società, e nell’ultimo anno ci sono state delle frizioni, è evidente che qualcosa va cambiato.
Possibili scambi con altri club?
Il Lecce ha le sue idee di mercato e vuole andare a prendere i giocatori che sceglie la società, non quelli che vengono proposti dagli altri club. Se poi altre società sono interessate ai nostri calciatori, si può aprire una trattativa: questo è il principio che sta guidando il nostro calciomercato.
Che senso avrebbe dare Falcone al Parma, considerando che non ha mai saltato una partita? A questo punto, mi tengo Falcone: è un portiere valido e, se ci sarà la possibilità di intervenire sul mercato, sono sicuro che il Lecce lo farà.
L’unica cosa è che, quest’anno, il ruolo del portiere è in una situazione un po’ particolare. Früchtl è arrivato e nel primo anno ha fatto tanta panchina, ma è un portiere con esperienza internazionale, ha le sue esigenze e vuole iniziare a giocare. Il Lecce sta cercando di sistemare questa situazione, ma il mercato è lungo.
Tra poco la squadra partirà per il ritiro, e da lì in poi potranno succedere diverse cose.
La nuova Serie A sempre più competitiva
Io credo che, al momento, non abbiamo ancora in mano nulla. Sotto certi aspetti, mi sento un tifoso, soprattutto dopo averne viste tante.
Cosa può dare in più il Lecce ai tifosi, che sicuramente anche il prossimo anno riempiranno lo stadio? Il Lecce sta cercando di offrire qualcosa di importante a quei 25-26 mila tifosi che ogni stagione sono presenti sugli spalti. Ma non è semplice: se guardiamo le forze economiche di alcune squadre che arrivano dalla Serie B, ci rendiamo conto che questo lavoro diventa ogni anno più complicato.
A volte riascolto quello che dice Corvino: nell’ultima conferenza ha sottolineato come dalla cadetteria salgano club in grado di fare investimenti milionari. Magari poi, negli anni successivi, scompaiono, ma intanto quell’investimento lo fanno. È una realtà con cui dobbiamo fare i conti.
Noi tifosi del Lecce dobbiamo cercare di essere lucidi e attenti. Oggi la società è alla ricerca di tre attaccanti, e Corvino li sta monitorando con attenzione, perché sa che, nel caso in cui Krstovic partisse, uno di quei tre sarà pronto ad arrivare.
Cambierà qualcosa sugli esterni?
Dobbiamo cercare di far capire una cosa, prima di tutto a noi stessi e poi ai tifosi. Quando si dice che Banda può diventare un calciatore importante in futuro, così come N'Dri, significa che si sta guardando a quello che potrebbe accadere, anche se oggi non lo conosciamo ancora bene.
Solo quando questi giocatori scenderanno in campo, anche la società potrà capire cosa funziona e cosa invece va sistemato. Ad oggi, infatti, non si sa ancora quale sarà l’undici titolare del Lecce. È proprio in questo momento della stagione che l’allenatore inizia a valutare il valore reale della rosa e a individuare ciò che manca, perché ogni tecnico ha una propria idea tattica.
Di Francesco, ad esempio, ha bisogno di due esterni veloci, che sappiano anche accentrarsi e offrire più soluzioni offensive all’attaccante. Ma tutte queste idee, per quanto interessanti, restano solo parole: è sul campo che si capisce davvero il valore della rosa e dove la dirigenza dovrà intervenire.
Sarà l'anno di Danilo Veiga?
Io credo che gli effetti di quanto è stato fatto nell’ultima campagna di riparazione li vedremo nella prossima stagione. Molti dei giocatori arrivati a gennaio saranno messi alla prova per capire se potranno essere davvero utili in futuro oppure no.
Danilo Veiga è uno di questi: ha dimostrato di avere qualità e potrebbe, un domani, diventare un titolare. Tutte queste valutazioni verranno fatte quando si scenderà in campo, e sarà Di Francesco a capire se Veiga può davvero avere delle chance da titolare.