Veiga a PGR: "Dopo l'Udinese siamo affamati. Chi mi ha impressionato di più? Ne dico quattro"

Le parole del terzino giallorosso in diretta su TeleRama
Sul movimento naturale di Jean
E' assurdo e incredibile come tutte queste cose si combinano. Per un difensore è impossibile in quel momento non a venire un minimo in contatto con l'altro giocatore. Sul teatrino tra Lucca e Thauvin? E' la prima volta che vedo una cosa del genere.
Su come si sta trovando a Lecce
Sono veramente felice di essere a Lecce. Penso sia il momento giusto della mia carriera per aiutare il club e migliorare me stesso. Sono nel posto giusto, le persone si prendono cura di quello che faccio.
Riguardo alle mie altre esperienze, ero giovane, lo sono ancora, la mia prima esperienza fuori dal mio paese avevo 19 anni. Mi ha aiutato a crescere come uomo e calciatore: vivere da solo, cucinare, fare tutto da solo.
Con quale calciatore ha legato
Principalmente con Tete (Morente) e Santi (Pierotti) perché loro parlano spagnolo ed è facile per me per via della lingua simile alla mia. Ma tutti quelli della squadra sono stati veramente aperti verso di me e mi hanno ricevuto molto bene fin da quando sono entrato nello spogliatoio.

Il compagno che lo ha impressionato di più
Due o tre: uno e Santi (Pierotti), perché lo guardi e pensi che non stia facendo niente, ma quel piccolo dettaglio lo rende differente. Mi piace veramente Berisha, è un top player. Forse Tete (Morente) anche, e Karlsson, ha un gioco di piedi velocissimo, è impossibile da prendere, per me in allenamento è difficile fermarlo (ride, ndr).
Sulla prossima gara contro la Fiorentina
Speriamo di vincere, ci stiamo allenando per questo. Penso sarà una partita molto difficile, perché loro non sono in un buon momento, e quando una squadra non è in un buon momento tutti vogliono che cambi qualcosa. Ma è importante anche per noi, perché dobbiamo scalare la classifica. Sarà una partita tra due squadre forti, ma speriamo di vincere.
Sulla tifoseria
Sono fantastici. Vengono a vederci ovunque, a prescindere dalla distanza della trasferta, e soprattutto si fanno sentire sempre durante la partita a prescindere dal momento.