Monte ingaggi: ecco il confronto tra il Lecce e le tre retrocesse

Un confronto tra il monte ingaggi dei giallorossi rispetto alle tre retrocesse in Serie B
Lecce superiore all'Empoli
Il Lecce ha un monte ingaggi superiore all'Empoli, con una differenza di solo un milione di euro. Si parla in questo caso di 21,7 milioni rispetto ai 20,7 dell'Empoli. C'è però una differenza enorme ed è nella composizione della rosa: quella del Lecce è tutta (o quasi) di proprietà, mentre quella dei toscani è composta per la maggior parte da prestiti, anche con diritto di riscatto, come Colombo, Kouamé, Esposito, Maleh, Pellegri, Sazonov, Solbakken.

Venezia di poco sopra
Diversa è la storia se paragoniamo quello del Lecce a quello del Venezia, la cui rosa ha un monte ingaggi complessivo di 23,3 milioni, quindi superiore ai giallorossi nonostante la cessione a gennaio del pezzo da novanta Pohjanpalo.
Monza retrocessa con un monte ingaggi altissimo
Niente a che vedere invece con quello del Monza, addirittura più elevato di più di dieci milioni, ovvero 34,1 milioni complessivi. Il Monza negli anni di Serie A ha costruito una squadra che puntasse alla metà classifica, ma con la scomparsa di Silvio Berlusconi ha ridimensionato le proprie aspettative, il budget per il mercato, ma non il monte ingaggi.
Il Lecce, dunque, ha conquistato la salvezza ancora una volta facendo affidamento su risorse limitate. Con una gestione oculata e senza incrementare in modo significativo il proprio monte ingaggi, la società salentina è riuscita a mantenere la categoria, superando persino squadre che, sulla carta, disponevano di mezzi economici maggiori.
Nella classifica dei costi complessivi delle rose, il Lecce si colloca al terz’ultimo posto: soltanto Empoli e Verona, quest’ultimo con un monte ingaggi pari a 19,8 milioni, hanno speso meno. Un risultato che conferma l’efficienza gestionale del club, capace di ottenere risultati sportivi rilevanti senza fare follie sul mercato.