A Napoli si inaugura una statua a Maradona: alla presentazione anche un ex Lecce

La statua si trova nei centralissimi Quartieri Spagnoli
Sono giorni di grande festa a Napoli. Nella serata di ieri i partenopei hanno vinto per la quarta volta nella propria storia, la seconda in tre anni, il campionato italiano, grazie alla vittoria per due a zero al Maradona contro il Cagliari.
Miglior difesa del campionato, la squadra di Antonio Conte non è stata la più prolifica del campionato (59 gol all'attivo, contro i 76 dell'Inter), ma nei momenti decisivi i partenopei sono stati lucidi e spietati nell'approfittare dei passi falsi dei nerazzurri, come nel caso delle due sconfitte consecutive contro Bologna e Roma, con il Napoli che ha guadagnato quei punti che poi sono risultati decisivi per la conquista dello scudetto.
Un titolo dedicato anche a Maradona
Se durante tutta la notte è stato festeggiato il tricolore per le vie della città, quest'oggi è stata l'occasione per commemorare ancora una volta la memoria di Diego Armando Maradona. Il campione argentino, morto il 25 novembre 2020 a Buenos Aires, è stato un idolo soprattutto a Napoli, dove appunto gli hanno intitolato lo stadio e dove, nel pieno centro del capoluogo campano, è stato riprodotto un murales famosissimo che nel giro di pochissimo tempo è diventato tappa fissa per tantissimi turisti.
Una nuova statua in onore di Maradona: alla presentazione anche Pasculli
Nella stessa piazza dove è disegnato il murales, nei centralissimi quartieri spagnoli, è stato inaugurato questo pomeriggio una statua in onore del dieci argentino. La statua, alta 6 metri e 20, è stata chiamata “D10S” e alla presentazione c'erano Alessandro Dramisino in collaborazione con Nr Museum di Nicola ed Enzo Raccuglia, oltre che ai promotori della mostra itinerante Un Secolo d'Azzurro (Aldo Rossi Merighi e Sabrina Trombetti).

Assieme a loro c'era anche una vecchia conoscenza del calcio argentino, e anche di quello leccese: Pedro Pablo Pasculli, ex attaccante che con il Lecce ha segnato 53 gol in 214 presenze ed è stato campione del Mondo con l'Argentina nel 1986, giocando in attacco proprio con Diego Maradona.