Corvino lancia il Lecce: “Il nostro scudetto è salvarci con idee e bilanci a posto”

Il ds salentino rivendica la sostenibilità del progetto e l’identità del club: “Il nostro scudetto è restare in Serie A”
Quando parla Pantaleo Corvino, è sempre bene ascoltare. Lo sa chi segue il calcio da anni: parole pesate, visione lucida, orgoglio di chi ha costruito con pazienza e competenza. Ospite de “Il ritiro di mattina” su Canale 9, il responsabile dell’area tecnica del Lecce ha concesso un’intervista al quotidiano “Cronache di Napoli” che è un manifesto del Sud che resiste, sogna e programma.
Napoli e Lecce, due facce della stessa medaglia: una che punta lo scudetto con Antonio Conte, l’altra che rincorre con determinazione la salvezza. Ma con un punto in comune: conti in ordine e proprietà italiane.
Siamo le sole squadre del Sud in Serie A e tra le poche con proprietà completamente italiane – ha sottolineato Corvino –. E abbiamo bilanci sani, cosa che nel calcio di oggi non è affatto scontata.
“Piccoli tra i giganti, ma ci difendiamo”
Con l’umiltà di chi conosce il proprio ruolo, Corvino non si è sottratto a un confronto con il club partenopeo:
Noi siamo piccoli tra i giganti, ma ci difendiamo. Il Napoli invece è tra i giganti a pieno titolo, e con risultati straordinari.
Ci accomuna la serietà gestionale: da un lato la famiglia Sticchi Damiani, dall’altro Aurelio De Laurentiis. Questo ci rende orgogliosi perché dimostra che anche nel Meridione si può fare calcio in modo sostenibile e competitivo.
E i risultati parlano chiaro: lo scudetto del Napoli, il secondo in tre anni, è la cartolina di un modello che funziona.
Conte in pole per lo scudetto
A proposito di scudetto, Corvino non ha dubbi su chi partirà favorito nella corsa al tricolore:
Il Napoli aveva già un organico fortissimo e lo ha rinforzato senza perdere i pezzi pregiati. Con Conte in panchina, che è una garanzia assoluta, credo sia la squadra da battere. E con lui potranno fare strada anche in Champions League.
Un endorsement che pesa, soprattutto perché arriva da chi conosce bene Antonio Conte, salentino come lui, e cresciuto proprio nel vivaio del Lecce.