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Arriva un risarcimento per i cittadini danneggiati dell’incendio dello scorso 25 luglio a San Cataldo (località Marina del Comune di Lecce”.

La polizia locale di Lecce, con una nota ufficiale sul proprio profilo sociaL, fa sapere che “l’Amministrazione Comunale, per il tramite del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, nell’ambito della procedura di valutazione complessiva dell’impatto sul patrimonio pubblico e privato dell’eccezionale incendio boschivo e di interfaccia che ha interessato la località di San Cataldo lo scorso 25 luglio, nelle more delle determinazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri in merito alle richieste di dichiarazione dello stato di emergenza inoltrate dal Comune di Lecce, giusta D.G.C. n. 281 del 26/07/2023, e dalla Regione Puglia, giusta D.G.R. 1057 del 28/07/2023, al fine di riscontrare, con l’urgenza del caso, all’istanza di ricognizione dei danni del Dipartimento Regionale di Protezione Civile e Gestione delle Emergenze, CHIEDE alla popolazione che abbia subito danni dagli effetti dell’incendio medesimo di far pervenire, nel più breve tempo possibile e, comunque, non oltre il 6 settembre p.v., all’indirizzo pec [email protected] una relazione dettaglia dei danni subiti e delle spese sostenute, nonché di una stima di quelle da sostenere per il ripristino dello status quo ante, corredata da documentazione fotografica.

Si precisa che, in questa prima fase di quantificazione, sarà sufficiente fornire la relativa documentazione in forma di autocertificazione, riservando ad una fase successiva la eventuale redazione di una perizia asseverata.

Si fa presente, inoltre, che le richieste dovranno interessare esclusivamente opere regolarmente autorizzate dall’U.T.C. e che non dovranno essere annoverate spese il cui risarcimento risulti essere coperto da polizze assicurative stipulate sui relativi beni.

Potranno essere annoverate, viceversa, le spese per la messa in sicurezza e la reintegrazione del patrimonio agroforestale di proprietà privata o di altri Enti pubblici.

I titolari delle attività economiche e produttive coinvolte che lamentino un mancato guadagno per gli effetti negativi dell’emergenza in questione potranno quantificare il lucro cessante, producendo una documentazione attestante lo scarto tra l’incasso totale dei giorni dal 25 luglio al 05 agosto 2023 e quello del medesimo periodo dell’annualità 2022 o, in mancanza di tale valore storico, mediante la somma degli scarti tra gli incassi di ogni giornata lavorativa dal 25 luglio al 05 agosto 2023 e il valore medio degli incassi tra il 01 e il 24 luglio 2023”.

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