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Sembra tornato il sereno in casa Brescia dopo il caos esploso negli ultimi giorni.

Filippo Inzaghi, nonostante sia stato pubblicamente sfiduciato dal patron Cellino poche ore fa, resterà sulla panchina delle rondinelle, attualmente a due lunghezze dalla testa della classifica.

“In questi momenti diciamo che la distanza tra le nostre vedute era incolmabile. Mi sono sentito ultimamente come il presidente di una squadra con giocatori non all’altezza e con risultati positivi attribuiti alle fortuite coincidenze o alchimie tattiche. Io non penso che sia così. 

E per poterlo scoprire prima che sia troppo tardi, nel caso avessi ragione io, non c’era che una cosa da fare... E l’ho fatta dopo tanta sofferenza sperando che non sia tardi o invano”. - aveva spiegato ieri il presidente del Brescia.

Delle parole che servivano da giustificazione per la decisione presa, che prevedeva un nuovo tecnico in panchina.

Diego Lopez, secondo alcune indiscrezioni, era persino arrivato in città col suo staff per svolgere le visite, quando il suo dietrofront e dei cavilli legali presenti nel contratto di Inzaghi hanno rimescolato le carte in tavola.

Come riferito dall’edizione online del Giornale di Brescia, in un incontro avvenuto in giornata, l'ex mister del Benevento avrebbe espresso al presidente la sua ferma volontà di restare non per questioni contrattuali, ma perché crede nell’obiettivo. 

Un confronto breve, intenso e molto franco - come sottolineato da TMW - quello fra i due protagonisti della vicenda che ha monopolizzato l’attenzione in casa lombarda negli ultimi giorni. 

Inzaghi ha ribadito a Cellino che non sarebbe mai rimasto contro la sua volontà con il numero uno che ha ammorbidito la propria posizione dopo aver ragionato sul miglior modo per salvare la stagione, decidendo infine di proseguire con Inzaghi. 

L'incontro si è concluso con una stretta di mano e un abbraccio. Dopo di che Inzaghi è tornato a Torbole per l'allenamento.

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