Lecce Women, Vera Indino: "Obiettivo? Salvezza tranquilla"
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Dopo l’ultima stagione, terminata con un buon quarto posto nel girone C di Serie C e il terzo migliore attacco del campionato (ben 82 gol fatti), l’U.S. Lecce Women di capitan D’Amico e compagni si prepara in vista della prossima annata sportiva. Intanto, questa mattina ai microfoni di Pianeta Lecce, è intervenuta l’allenatrice Vera Indino. Queste le sue dichiarazioni.
Quali sono le aspettative in vista della prossima stagione?
“Come per ogni nuova stagione ci sono sempre delle buone sensazioni perché c’è tanto entusiasmo e voglia di migliorarsi rispetto alla passata annata. Quest’anno tra l’altro ci saranno nuove ragazze in arrivo anche dal settore giovanile con grande voglia di mettersi in mostra e darci una mano per raggiungere i nostri obiettivi.”
Quali sono gli obiettivi per il campionato?
“Sicuramente cercare di migliorare la posizione della passata stagione, ottenendo, come fatto anche quest’anno una salvezza tranquilla, fare esordire o giocare quanto più possibile le ragazze del nostro settore giovanile, per permettere loro di continuare il percorso di crescita e perché no provare a lottare per i primi posti della classifica.”
Vista la difficoltà del girone, quali saranno le squadre più ostiche da affrontare?
“Le squadre romane, come ogni anno, partiranno favorite perché, essendo nella capitale, hanno un bacino di utenza molto più elevato rispetto al nostro e a tutte le squadre del girone; ci sono moltissime calciatrici e le squadre di fatto possono vantare di settori giovanili e scuole calcio già ben avviati da diversi anni, a differenza di noi del Sud. Sicuramente però, ciò che maggiormente ci inorgoglisce, è che il quarto posto della passata stagione è frutto del lavoro di un gruppo che vanta essere il più giovane dell’intero campionato con una media di 19 anni e mezzo, caratterizzato da molte interessanti promesse del nostro settore giovanile e questo è sicuramente molto importante se vogliamo dare continuità alla nostra linea di progetto e di investimenti futuri.”
Un commento sul mercato
“Abbiamo costruito una rosa competitiva, ci sono giovani di prospettiva e ragazze di grande esperienza. Siamo pressoché al completo anche se ci manca ancora un'altra pedina in difesa”.
Un pensiero su capitan D’Amico.
“Ѐ l’esempio della nostra filosofia, lo zoccolo duro di questa squadra. Ѐ qui da quando aveva 12 anni facendo l’intera trafila del settore giovanile, fino ad arrivare in prima squadra e indossare la fascia da capitano. Per il gruppo è fondamentale, il punto di riferimento per le sue compagne”.
Pensa che in questi ultimi anni il calcio femminile abbia fatto dei passi in avanti?
“Sicuramente dalle altre parti sono stati fatti dei considerevoli passi in avanti, discorso completamente diverso nel nostro Paese. Credo che in Italia manchi progettualità e interesse nel voler investire nel mondo del calcio femminile e non solo da parte della Federazione. Lo sport da noi viene considerato solo ad alti livelli, e non parlo solo di calcio; si dovrebbe costruire partendo dal basso. Ad esempio, solo in questi ultimi anni è stato deciso, da parte del Ministero dell'Istruzione, di reinserire anche per le scuole elementari l'insegnante di educazione fisica e se negli altri Paesi lo studente portato nello sport, così come per lo studio, è supportato e incentivato attraverso borse di studio che gli possono permettere di coltivare la propria passione e di mettere in risalto le proprie qualità, in Italia tutto ciò che viene demonetizzato e riservato solo ad alti livelli. Ma non solo, se ci si guarda intorno ci sono pochi impianti sportivi adeguati e poco interesse nella crescita dei ragazzi all'interno dei settori giovanili. Ne è una dimostrazione la nostra Nazionale che fa una bellissima figura contro l'Argentina vincendo nei minuti finali ma cade malamente contro la Svezia, avanti noi almeno di vent'anni, evidenziando, nei loro confronti, tutti i nostri limiti fisici, tattici e tecnici ma non per colpe delle nostre ragazze ma di un sistema ancora culturalmente indietro nel voler fare dei passi in avanti.
A proposito di Nazionale, riusciranno le ragazze a passare il turno del Mondiale?
“Abbiamo tutte le carte per potercela giocare. Anche contro la Svezia, nonostante il risultato finale, abbiamo mostrato nella prima mezz’ora di giocare un buon calcio. Il Sudafrica è del nostro stesso livello, possiamo dire la nostra e giocarcela fino alla fine.”
Chi vincerà il Mondiale?
“Sicuramente gli Stati Uniti perché dominano, oramai, da diverso tempo e sono avanti anni luce sicuramente però le europee come l'Olanda e la Svezia potranno dire la loro. Ѐ interessante anche il cammino della Svizzera perché è la dimostrazione che, con i giusti investimenti nei settori giovanili e nelle strutture, anche la nazionale può raccogliere i suoi frutti raggiungendo Nazioni prima più avanti di lei. Da non sottovalutare il Giappone, che in passato ha vinto il Mondiale e che potrà fare un buon percorso”.