Il prossimo avversario del Lecce: il talentuoso e solido Como di Fàbregas
Le caratteristiche del Como Cesc Fàbregas: costruzione dal basso, solidità difensiva e talento. Queste le armi per mettere in difficoltà il Lecce.
Lunedì 30 dicembre alle ore 18:30, lo stadio “Giuseppe Sinigaglia”, sarà teatro dell'ultimo match dell'anno solare di Lecce e Como. Entrambe le squadre sono reduci da una sconfitta nell'ultimo turno di campionato, rimediata rispettivamente contro Lazio e Inter; sconfitte che, tuttavia, sono state accompagnate da brillanti prestazioni, meritevoli di complimenti da gran parte degli addetti ai lavori, soprattutto per il lavoro svolto fin qui dai due tecnici.
Alla guida del Como -16esimo con 15 punti- troviamo l'ex stella di Arsenal, Chelsea e Barcellona, Cesc Fabregas, principale artefice della storica promozione dei lariani nella massima serie appena 7 mesi addietro.
La probabile formazione del Como
La squadra lombarda si presenterà in campo con un probabile 4-2-3-1, una formazione ben rodata che mira a sfruttare un mix di possesso palla e verticalità. Fabregas dovrebbe schierare il seguente undici titolare:
Como (4231): Reina - Van de Brempt, Dossena, Kempf, Alberto Moreno - Sergi Roberto, Da Cunha - Strefezza, Nico Paz, Fadera - Belotti
Ballottaggi:
- Reina 80% - Audero 20%
- A.Moreno 55% - Barba 45%
- Dossena 55% - Goldaniga 45%
- Belotti 60% - Cutrone 40%
La costruzione del gioco: il ruolo del portiere e dei difensori centrali
Uno degli aspetti più caratteristici del Como di Fàbregas è la costruzione dal basso. Il portiere Reina non è un semplice interprete difensivo, ma il vero fulcro della manovra iniziale. Spesso i lariani cercano di attirare la pressione avversaria portando la palla tra Reina e i due centrali di difesa (Dossena e Kempf), con l'obiettivo di creare situazioni di uno contro uno. Questo schema induce gli avversari a scoprirsi, permettendo al portiere di lanciare lungo alla ricerca della punta e dei trequartisti.
La mediana: intensità e intelligenza tattica
In mezzo al campo, Fàbregas ha trovato in Da Cunha un elemento fondamentale per intensità e dinamismo. Nell’ultima partita contro l’Inter, l’allenatore ha elogiato la capacità del centrocampista di abbassarsi sulla linea mediana per costruire il gioco, lasciando spazio ai terzini per allargarsi lungo le fasce e sovrapporsi, cercando sempre la superiorità numerica. Questo movimento consente al Como di mantenere equilibrio e solidità.
L'apporto dei terzini e la fase difensiva
Tra i due terzini, Alberto Moreno è quello più propenso a spingere in avanti. Le sue sovrapposizioni sono supportate dall’ottima fase difensiva del trequartista meno estroso, ossia Fadera, che sa ben ripiegare in difesa. Il Como sfrutta tanto le fasce e la corsa dei terzini tanto da produrre in media a partita circa 18 cross.