Marelli: "I due episodi del primo tempo sono molto dubbi, ecco come la vedo"

Così come ogni partita di questo campionato il post partita è alimentato da polemiche nei confronti di decisioni arbitrali. Anche la sfida di quest'oggi del Via del Mare tra Lecce e Napoli è stata caratterizzata da almeno due situazioni arbitrali che sono finite sotto la lente di ingrandimento dei vari moviolisti.

Due episodi dubbi al primo tempo

Intorno al 40°, è il Lecce a chiedere un calcio di rigore. Da un calcio d'angolo per i salentini, Gaspar colpisce la traversa di testa e, successivamente, la palla colpisce il braccio di Spinazzola. Sin da subito i giocatori e i tifosi hanno chiesto il penalty, ma dopo un rapido check al VAR, Massa non ha ritenuto il contatto da calcio di rigore. 

Lo stesso metro di giudizio è stato tenuto pochi minuti dopo, quando Gaspar ha travolto in area di rigore Raspadori. Anche in questo caso, Massa ha lasciato correre, in quanto l'attaccante italiano aveva già calciato verso la porta. Il moviolista di DAZN Marelli ha giudicato i due episodi così:

Le parole di Marelli

Il tocco di braccio di Spinazzola è dubbio visto live e dalle immagini si vede che un po' di braccio il pallone lo prende, ma il tocco non è punibile perché è un pallone totalmente inaspettato, Spinazzola se lo vede schizzare addosso all'improvviso, fa anche un movimento col braccio verso la figura e per questo non è punibile. Può capitare che sia un pallone che arriva dopo un rimpallo o da un colpo su traversa o palo. In questo caso Spinazzola era immobile a guardare il pallone, non si aspetta che arrivi lì, non c'è movimento in avanti a intercettare la palla anzi prova a ritrarlo. Il braccio inoltre è in posizione naturale. La decisione di campo è giusta;

 

L'altro episodio dubbio per il contatto tra Raspadori e Gaspar al 44'. Gaspar non si lancia verso il giocatore, ma in opposizione al giocatore. Poi c'è purtroppo questo contatto fortuito. Se il movimento fosse stato verso il calciatore è un conto, se il movimento è per mettersi davanti al giocatore ne è un altro. Dagli arbitri è stato valutato come contatto di gioco