Si ricomincia da solide fondamenta, è la stagione del riscatto: Pantaleo Corvino lo sa
Inizia una nuova era, un nuovo percorso per l'U.S. Lecce. Dopo un ciclo fantastico composto da due promozioni consecutive e da un'amara retrocessione, si riparte. Ci auguravamo che l'inizio fosse guidato da nuovi professionisti, motivati a fare bene e orgogliosi di vestire i colori giallorossi, così è stato, con qualche patema d'animo.
Nuovo, ma vecchia conoscenza, è il d.s., Pantaleo Corvino, nuovo è l'allenatore ed il suo staff, Eugenio Corini, vecchio (si fa per dire) è l'asse che in questi anni ha coniugato successi e vittorie (tante), delusioni e sconfitte, il sodalizio che porta avanti la nave: i soci al comando e che sono la vera forza del Lecce.
Inizia una stagione nuova, nelle intenzioni quella del riscatto, ma si sa il calcio è uno sport strano perchè si parte per un obiettivo e se non si lavora bene si rischia di vanificare tutti gli sforzi. Il Lecce ripartirà da zero, con un nuovo allenatore ma non di primo pelo e con un direttore sportivo navigato che sta lavorando alacremente sin dal suo insediamento, non con pochi sforzi.
Ora c'è da associare le idee di Corini ad un allestimento di squadra che possa ambire alla serie A, tutto da scoprire. Certamente questa del post Covid_19 è l'annata peggiore per piazzare sul mercato i pezzi pregiati, tutte le società tendono a non compiere sforzi economici vista l'incertezza che il virus porta, ma forse è quella buona per acquisire i pezzi che mancano per rendere competitivo l'organico agli ordini del tecnico. Intanto bisognerà capire chi tra i calciatori giallorossi sotto contratto ha mercato e quanto si è disposti a spendere per convincere il Lecce a privarsene; non di meno Corvino dovrà percepire lo stato psicologico dei fiori all'occhiello in organico e quanto siano pronti a lottare per riportare in alto il Lecce, oppure quanto le “sirene di mercato” li abbiano distolti e con la testa abbiano già sposato altri lidi. Una volta compreso chi è pronto a vestire la maglia del Lecce, dovrà reperire uomini già pronti (Coda, ad esempio, una volta registrata l'ufficialità, sarebbe il giusto profilo) a cui affiancare giovani, italiani o stranieri, di prospettiva e qualità, pronti a pendere dalle labbra di Eugenio Corini ed il suo staff.
Il mercato, Pantaleo Corvino, è abituato a condurlo a fari spenti facendo “nero di seppia” come ama dire, quindi nomi e contatti sono top secret. Sicuramente un po' di tempo prezioso il divorzio forzato da Liverani gliel'ha fatto perdere, ora si sta interfacciando con il nuovo allenatore e si è rimesso al lavoro.
E' impegnato anche nella ricostruzione dello staff sanitario dopo le dolorose dimissioni del dott. Palaia (ora che non c'è più il vecchio allenatore magari potrebbe ripensarci), conscio del fatto che uno staff sanitario che opera in piena sintonia con il tecnico e con il preparatore che cura il recupero degli infortunati, porta non meno di 10/15 punti nell'economia del campionato, punti preziosi.
Insomma, il Lecce oggi è una realtà nuova, un cantiere in costruzione ma con solide fondamenta: la parte con più adrenalina e che stuzzica la fantasia dei tifosi è sicuramente la composizione dell'organico, con idee e nomi che si andranno ad incastonare nel “rustico” per trasformarlo in una bella casa, ma anche la conduzione di tutto quello che verrà dopo: lo spogliatoio, i rapporti tra i professionisti che in un campionato così lungo come la serie B vanno preservati.
Per disputare un campionato vincente non si deve trascurare nulla, Pantaleo Corvino lo sa.
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