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Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, è stato protagonista di un'intervista rilasciata in esclusiva a TMW in cui ha ripercorso i suoi anni da presidente, tra successi, ambizioni future, giocatori passati e presenti, raccontando anche qualche aneddoto particolare inerente al calciomercato ed al suo legame con Corvino.

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Trinchera e Corvino

L'arrivo di Umtiti

Tra questi, il numero uno del club giallorosso racconta la storica trattativa che portò Umtiti a Lecce: “Una volta Pantaleo mi disse: ‘Presidente, che ne pensi di Umtiti?’. Io gli chiesi se fosse un omonimo… E lui: ‘No, è proprio lui’. Non c’erano trucchi”, racconta Sticchi Damiani

Un mancato tesseramento a causa dei…rolex

Il presidente, poi, racconta anche un aneddoto particolare su un giocatore arrivato nel Salento, ufficializzato e poi mandato via.

Ci sono stati anche tanti calciatori che alla fine non abbiamo tesserato. Ricordo per esempio quando mandammo via un giocatore già arrivato in aeroporto e fotografato con le classiche foto di rito, perché nella prima chiacchierata aveva avuto due o tre uscite infelici. Tutto questo, mentre indossava due Rolex per polso. Capimmo che non era il profilo giusto per il nostro Lecce. Oppure un altro non lo prendemmo perché aveva troppi tatuaggi. E poi ci sono le tantissime operazioni concluse in silenzio, annunciate sui nostri canali ufficiali senza che nessuno sapesse nulla.

mathias normann

Il caso Normann

Sebbene il presidente non lo citi espressamente, il suo racconto sembra combaciare esattamente con quanto successo con il norvegese Mathias Normann, centrocampista del Lecce per un giorno. Il calciatore arrivò in aeroporto con tanto di foto con la sciarpa in mano e annuncio ufficiale. Qualcosa, poi, andò storto.

Cosa filtrava in quel periodo?

In quel periodo, lo stop all’operazione sembrava essere legato a un ostacolo burocratico. Il giocatore, tesserato del Rostov, avrebbe dovuto trasferirsi al Lecce sfruttando la normativa FIFA introdotta dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. L’Annex 7 del RSTP consentiva infatti ai calciatori impegnati in Russia e Ucraina di sospendere unilateralmente i contratti fino al 30 giugno 2023, proroga inclusa. Il Lecce intendeva utilizzare questa misura per un tesseramento temporaneo e gratuito dell’ex Norwich, ma poi non se ne fece nulla. Si vociferava anche di alcune problematiche fisiche, poi smentite dallo stesso entourage del giocatore. La verità, dunque, potrebbe essere quella raccontata dal presidente.

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