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La notizia, trapelata ieri, della cessione, praticamente ormai definita, di Liam Henderson all’Empoli è stata colta con delusione e scetticismo da una parte dei sostenitori del Lecce, espressioni di un malcontento che ha trovato in commenti dalle tinte forti la propria valvola di sfogo.

La vendita di un calciatore (qualunque esso sia), però, deve essere analizzata soprattutto in funzione dell’aspetto principale su cui essa si poggia, ovvero quello economico. Per poter fare ciò, è necessario comprendere due concetti finanziari fondamentali alla base di tutte le trattative del calciomercato: la plusvalenza e l’ammortamento.

Per chi non avesse un’infarinatura dei principi di economia, la plusvalenza è definita come l’aumento di valore registrato da un bene o un titolo in un certo lasso di tempo. Nel caso di una vendita, l’incasso del corrispettivo economico generato dall’aumento di valore è definito un guadagno. Invece, l’ammortamento è la procedura contabile per estinguere un investimento in un certo numero di anni.

Fatta chiarezza su queste due definizioni, possiamo tradurle entrambe applicandole al mondo del calcio con un esempio concreto: un calciatore acquisito al costo di 1 milione di euro, in possesso di un contratto di 5 anni, viene venduto dopo 2 anni a 5 milioni di euro. L’introito netto nelle casse della società di appartenenza sarà di 5 milioni di euro, il guadagno netto (ovvero la differenza fra il costo d’acquisto e il prezzo di vendita) sarà di 4 milioni di euro ma la plusvalenza sarà invece di 4,4 milioni di euro. Perché? Proprio per ‘merito’ dell’ammortamento: se il contratto del calciatore di cui sopra è di cinque anni, ogni anno il valore del calciatore stesso, a bilancio, subisce un ammortamento di 200 mila euro (1 milione/5 anni). Di conseguenza, dopo due anni, il valore effettivo a bilancio sarebbe inferiore al milione di euro di partenza, ossia 600 mila euro (1 milione, meno 400 mila euro). Ecco spiegato quindi il perché la plusvalenza sarebbe di 4.4 milioni di euro e non di 4 milioni.

Nel caso specifico della cessione di Liam Henderson, il Lecce avrà una plusvalenza di 1,125 milioni di euro, dato che il calciatore scozzese fu prelevato dal Verona ad un costo di circa 500.000 euro (e il Verona, al momento della trattativa, era in Serie A) ed ora sarà prelevato dall’Empoli ad una cifra di 1,5 milioni di euro. I meno avvezzi ai numeri diranno che ‘il Lecce ci guadagna solo un milione’, ma in realtà l’ammortamento fa sì che il guadagno reale sia superiore.

Ora, è chiaro che, dal lato umano, la perdita di Liam Henderson dispiaccia indistintamente a tutti, ma dal punto di vista economico-finanziario si tratta di un’ottima cessione, soprattutto se considerata assieme ad altri aspetti: il centrocampista scozzese non era considerato un titolare da Baroni e, con la prospettiva di poter giocare in Serie A con un ingaggio sicuramente più alto ed un contratto presumibilmente più duraturo nel tempo, sarebbe stato molto difficile trattenerlo. E, di certo, l’eventualità di scontentare un elemento della rosa carismatico come lui sarebbe stato da evitare in questo momento, anche perché, nel recente passato, il Lecce ha dovuto fronteggiare diversi ‘mal di pancia’ che, se li richiamiamo brevemente in mente, non sono stati positivi per nessuno.

Le società di calcio sono aziende. Il Lecce non fa eccezione. L’operazione della cessione di Henderson entra perfettamente nell’ottica di contenimento dei costi che il bilancio (influenzato dalla mancata promozione, dagli introiti persi a causa della pandemia e dalla necessità di ridurre drasticamente il monte ingaggi) impone. Di pari passo, non va dimenticato che i proventi della vendita di Henderson verranno sicuramente impiegati nella ricerca dei tasselli che al momento mancano a questa squadra. La coppia Corvino-Trinchera sarà in grado di riempire i vuoti: d’altronde, con un milione e 125 mila euro, nell’ultimo anno solare, abbiamo avuto in giallorosso Morten Hjulmand, Brynjar Ingi Bjarnason, John Bjorkengren, Thorir Helgason e l’80% di Alexis Blin. Quasi mezza squadra attuale.

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