De Pascalis a PL Talk: "Garanzie tecniche per Di Francesco, il Lecce segue due profili"

Le parole del giornalista de "Il Quotidiano di Puglia"
Durante la puntata di Pl Talk, andata in onda sul canale Twitch di Pianetalecce, è intervenuto il giornalista de “Il Quotidiano di Puglia” Francesco De Pascalis, per parlare della situazione legata a Di Francesco e al mercato estivo del Lecce. Queste le sue parole:
Sulla scelta di sostituire Giampaolo con Di Francesco
Secondo me, se con Giampaolo si fosse davvero interrotto consensualmente il rapporto, la società lo avrebbe comunicato chiaramente. E in quel caso, sarebbe arrivata anche una buonuscita. Ritengo, invece, che sia stata una scelta unilaterale: Giampaolo, da gran signore qual è, ha compreso e accettato la decisione, ma il rapporto si era già incrinato da tempo, in particolare quando la piazza chiedeva il suo esonero già durante la partita contro il Como, prima della tragedia di Coccaglio.
Dal punto di vista comunicativo, è stato significativo non solo il comunicato della società, che annunciava la permanenza di Giampaolo fino a fine stagione, ma anche il cambio di modulo nelle ultime partite, in cui il Lecce ha adottato un approccio più aggressivo e pratico.
Credo che siano emerse dinamiche interne che hanno reso inevitabile una separazione. Giampaolo, nelle sue dichiarazioni finali, ha parlato di un Lecce che ha fatto qualcosa di eccezionale, rendendo “immortale” Corvino. Quella frase è una excusatio non editia, excusatio manifesta (Scusa non richiesta, accusa manifesta, che equivale alla forma italiana “Chi si scusa si accusa”, ndr).
Considerando le caratteristiche ricercate dall’area tecnica del Lecce e quanto si legge in questi giorni, Eusebio Di Francesco sembra corrispondere perfettamente al profilo desiderato. Ha una comunicazione sobria, chiara, mai sopra le righe — un aspetto sempre apprezzato da Corvino. Detto questo, nella fase di trattativa, Di Francesco avrà sicuramente stabilito dei temi ben precisi: non vuole retrocedere di nuovo, e per evitarlo servono garanzie, soprattutto in difesa.
Garanzie che, a quanto pare, ha ottenuto sia sul fronte offensivo che su quello difensivo. Di Francesco predilige difensori con piedi educati, ma questo non significa che l’attuale rosa del Lecce ne sia priva. Tuttavia, credo che uno tra Gaspar e Baschirotto partirà, e in questo momento mi sembra più probabile la cessione del secondo. In attacco, invece, tutto ruoterà attorno alla situazione di Krstovic, mentre sugli esterni il Lecce si sta già muovendo.
Personalmente, ritengo che la rosa vada costruita attorno a quattro elementi chiave: un portiere affidabile, un centrale forte (che oggi per me è Gaspar), Coulibaly a centrocampo e un centravanti di livello. Portiere e punta non possono essere sbagliati, sono due scelte determinanti.
Per quanto riguarda l’identità di gioco, Di Francesco propone un calcio verticale, aggressivo e pratico: tutte caratteristiche che piacciono a chi segue il Lecce da tempo e che si sposano con la tradizione recente del club.
Sul mercato
Intanto ci siamo già mossi: abbiamo preso due giovani di prospettiva, utili per la Primavera. Stiamo trattando altri due calciatori, uno della Triestina e uno del Pescara. Spero che il secondo sia Dagasso, il centrocampista di cui si parla molto bene. Non sarà facile portarlo a casa, ma è un profilo molto interessante: se dovesse esplodere, potrebbe rivelarsi davvero utile anche in ottica plusvalenze.
Non ci aspettiamo un mercato diverso rispetto agli altri anni: sarà sicuramente più concreto, anche perché condizionato dalle uscite. Tuttavia, rispetto alla scorsa stagione, daremo priorità prima all’uomo e poi al calciatore. C’è infatti da costruire un nuovo gruppo, anche perché credo che qualcuno della vecchia guardia sia pronto a salutare.
Per quanto riguarda gli esterni: N'Dri sarà sicuramente confermato. Su Pierotti, invece, non ho certezze. Se dovesse arrivare l’offerta giusta e il ragazzo volesse partire, valuteremo con attenzione.
Domenica, a Santa Cesarea Terme, Corvino ha incontrato alcuni emissari della Triestina e del Pescara per discutere proprio di questi due giovani prospetti.
Chi prendere dal Venezia?
Se dovessi scegliere i giocatori da prendere dal Venezia prenderei: Idzes, Busio, Zerbin e Oristanio. Un altro dei meriti di Di Francesco a Venezia è stato quello di riuscire a far digerire alla piazza la partenza di Pohjanpalo.
L'esempio di Xavier Jacobelli per spiegare la linea editoriale di Pianetalecce
Io sono un collaboratore esterno, un freelancer da sempre. Nessuno mi ha mai chiesto di partecipare a trasmissioni in cambio di dire ciò che volevano loro. So che in certi casi è successo, ma personalmente non ho mai accettato.
Ognuno ha il proprio stile editoriale. Quello di Pianetalecce, ad esempio, è stato spiegato in una diretta da Xavier Jacobelli — che non è certo l’ultimo arrivato. Disse chiaramente che Pianetalecce incarna la leccesità, la salentinità: siamo diretti, trasparenti, a volte anche duri, ma sempre sinceri, nel bene e nel male.
E a me va bene così. Mi piace anche che Lecce e i leccesi siano riusciti, in qualche modo, a far mettere da parte un po’ del suo orgoglio anche a Corvino. Nella sua ultima conferenza stampa — secondo me la più bella che abbia mai fatto — ha riconosciuto qualche errore, ha mostrato rispetto verso la curva. Mi ha colpito soprattutto il passaggio sulla morte dell’ultras e sullo striscione “Corvino vinci”.