Fuochi d’artificio ad alto rischio: sequestrati 21 kg nel basso Salento
Sempre nella giornata di ieri, sono scattati i domiciliari per un uomo di Gallipoli per occupazione abusiva di suolo demaniale
Nel corso dei controlli sul territorio intensificati in vista delle festività natalizie, periodo caratterizzato da un incremento del commercio illegale di materiale pirotecnico, nella mattinata di ieri la squadra amministrativa del Commissariato di Gallipoli ha effettuato un controllo in un esercizio commerciale del basso Salento.

Il controllo presso un attività del Sud Salento
All’interno dei locali gli agenti hanno rinvenuto un ingente quantitativo di materiale esplodente, accuratamente imballato e accatastato in prossimità dell’ingresso, in una situazione di estremo pericolo: il materiale, infatti, era situato sotto un contatore elettrico e vicino a spray infiammabili. Il titolare dell’attività, un uomo residente ad Alliste, non è stato in grado di esibire alcuna autorizzazione alla vendita né documentazione attestante la provenienza lecita del materiale.
Sequestrati 21 kg di esplosivo
A seguito della perquisizione dell’esercizio, finalizzata ad accertare l’eventuale presenza di ulteriore materiale esplodente, sono state sequestrate numerose batterie di fuochi d’artificio di diversa tipologia e grammatura, per un peso complessivo di 21.568 grammi di NEC (Net Explosive Content).
Una denuncia
Il materiale sequestrato è stato messo in sicurezza dal personale specializzato degli Artificieri della Questura di Brindisi, che ne curerà la distruzione. Il detentore è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazioni della normativa in materia di esplosivi e sicurezza pubblica.
Altro intervento a Gallipoli: ai domiciliari per invasione di terreni demaniali
Sempre nella mattinata di ieri il Commissariato di Gallipoli ha eseguito un’ordinanza di detenzione domiciliare nei confronti di un cittadino del posto, già noto alle forze dell’ordine. Il provvedimento, disposto dall’Autorità Giudiziaria, riguarda una pena residua di sei mesi per il reato di invasione di terreni demaniali, commesso nel 2017. Il fatto emerse nel corso di un'attività condotta con il coinvolgimento di più forze dell’ordine, durante la quale furono accertate reiterate violazioni su un’area demaniale che all’epoca ospitava il mercato del pesce nel centro storico di Gallipoli.





