Salernitana, scelto un salentino doc per il ruolo di direttore sportivo

Il club campano riparte da lui per provare a tornare nel calcio che conta
Il futuro della Salernitana è ancora tutto da scrivere. Nonostante la retrocessione sul campo, maturata dopo i contestatissimi playout contro la Sampdoria, il lavoro della dirigenza granata si è momentaneamente spostato nelle aule dei tribunali, nel tentativo di ottenere la riammissione al prossimo campionato di Serie B. Un’ipotesi molto plausibile soprattutto dopo la penalizzazione – con conseguente retrocessione – inflitta al Brescia, a causa dei noti problemi economici del club lombardo, che ha lasciato un posto vuoto tra le 20 squadre che l'anno prossimo giocheranno il campionato cadetto.
Al di là della categoria in cui giocherà il prossimo anno, Serie B o Lega Pro, il bilancio della stagione resta disastroso per la Salernitana: ben quattro cambi in panchina, due direttori sportivi avvicendatisi e una gestione confusa, che hanno portato a un risultato sportivo negativo e per certi versi storico. Mai, nella storia del club, la Salernitana era retrocessa per due anni consecutivi.
La Salernitana riparte da Faggiano
Dopo la retrocessione, le parole dell’amministratore delegato Milan sono state eloquenti: “Lavoreremo già da domani per provare a risalire”. E i primi cambiamenti nell’assetto societario del club campano stanno per arrivare: in queste ore, dopo un lungo casting tra diversi direttori sportivi, è stato individuato il profilo da cui ripartire e che prenderà il posto di Marco Valentini, arrivato a gennaio al posto del salentino Petrachi. Si tratta di un altro salentino doc: Daniele Faggiano.

Originario di Veglie, Faggiano ha iniziato la propria carriera da direttore sportivo in Puglia, al Manduria, per poi proseguire sempre all’interno dei confini regionali, lavorando con diversi club tra cui Brindisi, Grottaglie, Noicattaro e Bari. A partire dal 2011, la sua carriera ha varcato i confini pugliesi portandolo anche in Serie A: nel suo curriculum figurano infatti esperienze con squadre come Siena, Trapani, Palermo, Parma, Genoa e Sampdoria.
Nella scorsa stagione ha lavorato al Catania, contribuendo alla costruzione della rosa rossazzurra, arrivata ai quarti di finale di playoff, e in questi ultimi mesi era stato monitorato anche dal Casarano, appena promosso in Lega Pro che aveva pensato a lui per consolidarsi tra i professionisti. In oltre un decennio di attività ha contribuito alla scoperta e alla valorizzazione di diversi talenti oggi protagonisti nel calcio italiano ed europeo, tra cui Dejan Kulusevski, Alessandro Bastoni e Federico Dimarco, ai tempi della sua esperienza a Parma.
Ora si dovrà trovare il nuovo allenatore
Ora Daniele Faggiano è pronto a ripartire ufficialmente da Salerno, dove firmerà un contratto biennale per guidare la direzione sportiva della Salernitana. In questa nuova avventura, l’esperto dirigente sarà affiancato da alcuni collaboratori di fiducia, con cui ha già condiviso diverse esperienze nel corso della sua carriera.
Secondo quanto riportato da Salernitananews, Faggiano porterà con sé tre figure a lui particolarmente vicine: il segretario sportivo Carlo Pace, il team manager Giuseppe Matarazzo e un altro suo fedelissimo, Simone Basso. Dopo aver trovato il direttore sportivo, ora in casa granata si apre ufficialmente il capitolo più atteso: quello relativo alla scelta del nuovo allenatore. Anche in questo caso, il club sta vagliando diverse opzioni, con alcuni profili che sembrano essere in cima alla lista.
Tra i nomi più caldi figurano Giuseppe Raffaele, tecnico che nella scorsa stagione ha guidato il Cerignola fino alla semifinale dei playoff di Serie C — poi persa contro il Pescara — e Valerio Bertotto, ex allenatore del Giugliano, che ha centrato i playoff prima di essere eliminato al primo turno dal Catania, in una sfida terminata con il punteggio di 3-2 per i rossoazzurri.
La scelta definitiva dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, con l’obiettivo di affidare al nuovo tecnico una squadra pronta a ripartire con idee chiare, una struttura tecnica definita e la voglia di lasciarsi alle spalle una stagione da dimenticare.