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In una recente intervista realizzata da Firenzeviola.it, l'ex Lecce e Fiorentina Valeri Bojinov ha parlato di Dusan Vlahovic e dello scalpore che ha fatto il suo trasferimento dalla squadra viola alla Juventus. I tifosi della Fiorentina infatti non hanno perdonato lo smacco che il centravanti scoperto da Pantaleo Corvino avrebbe fatto ai suoi ex tifosi.

Mi dispiace tantissimo per la piazza e perché la gente è delusa ma il calcio moderno è questo, non ci sono più bandiere. So che rivalità c'è tra fiorentini e juventini, l'ho vissuta sulla mia pelle, ma dobbiamo pensare che lui qui ha dato il massimo finché c'è stato ed ora permette al club di restare economicamente forte.

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Così il centravanti bulgaro, oggi svincolato ed in attesa di un contratto. Poi ha proseguito ricordando il suo passaggio dalla viola ai bianconeri: 

Io ero stato preso giovane dal Lecce e mi ero anche fatto il famoso tatuaggio dei tifosi... Poi però Corvino venne e mi disse che c'era l'opportunità di fare uno scambio, a Firenze arrivava Mutu e io sarei dovuto andare alla Juve in B. Poi il club bianconero non mi riscattò e tornai a Firenze ma il feeling con i tifosi si era rotto, venivo fischiato agli allenamenti e capii che la storia con Firenze era finita. Ma io ho sempre un grande ricordo della Fiorentina e dei tifosi anche se quel tatuaggio l'ho dovuto coprire, però non rinnego di averlo fatto.

Quando Bojinov arrivò a Firenze fu accolto da un leccese doc che all'epoca vestì la maglia dei toscani nella stagione 2004-05 per poi passare in quella estate al Benfica. Si dice che fu proprio Miccoli a suggerire al giovanissimo centravanti di realizzare quel tatuaggio con l'indiano che rappresentava la tifoseria di casa. Un tatuaggio che appena un anno dopo fu costretto a coprire per il suo passaggio alla Juventus e per non compromettere il suo rapporto con i nuovi tifosi, storici rivali appunto dei viola. 

Ma non fu l'unica tifoseria con cui Bojinov ha avuto rapporti di tensione. Anche i tifosi del Lecce infatti si ritennero offesi da quel tatuaggio. All'epoca fece scalpore la notizia visto che il bulgaro fu accolto e coccolato da Lecce e dalla sua gente sin da piccolissimo e amato e idolatrato già a 15 anni quando riuscì a fare il suo esordio tra i professionisti. 

 

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