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Era inizio stagione, era un Lecce lanciato in classifica con D’Aversa in panchina e Nikola Krstovic in attacco, pericolo costante per tutte le difese avversarie.

Quel periodo d’oro

Lecce-Sassuolo nel girone d’andata si è giocata venerdì 6 ottobre, ottava giornata di campionato e seconda partita di fila al Via Del Mare dopo la roboante sconfitta per 4 a 0 contro il Napoli. 

I giallorossi, nonostante un buon primo tempo, hanno chiuso la prima frazione di gioco sotto nel punteggio, a causa del gol su calcio di rigore di Domenico Berardi, implacabile dagli undici metri.

Ad inizio ripresa, però, Nikola Krstovic, a digiuno da qualche giornata, ha insaccato la quarta rete del suo campionato, sfruttando un assist di testa di Baschirotto sugli sviluppi di un calcio d’angolo. 4 gol in 8 partite alla sua prima stagione in A, un bottino davvero niente male.

Nikola Krstovic

Crisi di gol, non di prestazioni 

Da quel giorno, Nikola Krstovic, pur giocando con regolarità, ha segnato soltanto un altro gol, a Genova, sfruttando al massimo una deviazione del difensore avversario. Poi, contro Frosinone e Salernitana, due tocchi determinanti di portiere e difensore hanno macchiato le sue conclusioni, trasformando le sue reti in autogol.

Un digiuno lungo che, in un primo momento, ha significato anche un calo di prestazioni, con l’attaccante montengrino che sembrava fuori dal gioco e poco dentro gli schemi tattici di mister D’Aversa. Poi, soprattutto nell’ultimo periodo e con l’arrivo di Gotti, qualcosa è cambiato e Krstovic è ritornato ad essere l’attaccante pericoloso di inizio stagione, collante vero e proprio tra i reparti di centrocampo ed attacco ed, in talune occasioni, anche regista offensivo.

Dal Sassuolo al Sassuolo, dopo aver scontato l’ingiusta squalifica rimediata a San Siro contro il Milan. Nelle prossime 6 gare Nikola deve ritrovare a tutti i costi la via del gol. Con la speranza che ne riesca a segnare anche qualcuno decisivo per la salvezza del Lecce.

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