Un Lecce eroico si impone 1 a 0 a Firenze
La cronaca della vittoria del Lecce contro la Fiorentina per 1 a 0
Fiorentina e Lecce si affrontano allo Stadio Franchi per la decima giornata del campionato di Serie A. I giallorossi vengono da due sconfitte consecutive, mentre i viola non hanno ancora mai vinto in questa stagione. Salentini in campo con il 433. In porta c’è Falcone; in difesa Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel e Gallo; a centrocampo Coulibaly, Ramadani e Berisha; in attacco Morente, Stulic e Banda.
Fiorentina-Lecce, la cronaca del primo tempo
Pronti via e buon approccio alla gara del Lecce, con un colpo di testa di Tete Morente che si perde a lato di poco.
Nel primo quarto d’ora Fiorentina nervosa e con poche idee: due cartellini gialli, intanto, sventolati da Rapuano. Uno per Nicolussi Caviglia ed uno per Fagioli.
Al minuto 23 svolta nel match: Morente la mette al centro e Berisha batte De Gea. L’albanese ha recuperato il pallone e poi chiuso l’azione.
Alla mezz’ora occasione Fiorentina con Kean, ma il tiro dell’attaccante viene respinto da Wladimiro Falcone.
Un quarto d’ora dopo altro occasione per i padroni di casa con Ranieri, ma il suo colpo di testa termina a lato di parecchio.

Fiorentina-Lecce, la cronaca del secondo tempo
Pioli corre subito ai ripari e ne cambia tre all’intervallo: fuori Fagioli, Nicolussi Caviglia e Ndour; dentro Mandragora, Sohm e Gudmunsson.
Nei primi dieci minuti della ripresa succede poco e niente: il Lecce si difende con ordine e la Fiorentina attacca senza una trama lineare.
Al minuto ’72 Pierotti rileva uno stremato Banda, con Morente che passa di conseguenza a sinistra. Due minuti più tardi Maleh entra al posto di Berisha.
A 10 minuti dal termine miracoloso intervento di Falcone sul tap-in da due passi di Moise Kean.
Al minuto ’85 episodio dubbio in area di rigore viola: il direttore di gara prima assegna il calcio di rigore e poi lo toglie per un possibile fallo di Pierotti su Ranieri. Polemiche infinite ma il penalty pare non esserci.
Di Francesco inserisce Camarda e Kaba per Morente e Stulic.






