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L'ex difensore Alessandro Calori, oggi allenatore, ha parlato a TMW Radio nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini iniziando dai 21 anni esatti passati dal suo gol segnato in Perugia-Juventus che consegnò lo Scudetto alla Lazio: "Ormai è tanti anni fa, eppure la ricorrenza viene sempre ricordata: è come se fosse un santo. A distanza di tanti anni è ancora un gol che fa la storia".

Anche Collina che fa rimbalzare il pallone...
"Tra i protagonisti della partita c'è pure lui. Prima un sole incredibile, poi in dieci minuti è venuto giù un diluvio universale".

Il Cittadella intanto va avanti nei playoff.
"Il Brescia era arrivato bene, aveva ritrovato equilibrio e forma ottimale. Ma si è dovuta scontrare con una squadra abituata a giocare i playoff, un risultato inaspettato ma fino a un certo punto. Il Cittadella è società che sa lavorare bene da anni e si è costruita questa posizione".

Il Venezia ora giocherà col Lecce.
"Il lavoro di Poggi e Collauto è stato certosino, mirato, andando a scegliere giovani interessanti e di prospettiva. Sono una sorpresa di questa Serie B, non ci si aspettava questa rincorsa anche se ieri meritatamente hanno vinto col Chievo. Lecce e Monza sono partite come le più accreditate per vincere: tecnicamente sono più forti di Cittadella e Venezia, ma ora per me contano motivazioni e condizione psicologica e fisica".

Ciro e Michele, eroi senza tempo
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