Giampaolo presenta Lecce-Torino: "Farò il possibile e l'impossibile per la salvezza"

Le parole del tecnico alla vigilia della partita di domani sera
Come di consueto, il tecnico dei giallorossi Marco Giampaolo ha presentato il match di domani sera tra Lecce e Torino ai giornalisti. Ecco le sue parole.
Come si gestiscono le emozioni di una partita simile?
E' una partita cruciale. Le emozioni e le tensioni si gestiscono con il buonsenso, con il raziocinio, delle riflessioni che devi fare per far passare alla squadra il concetto che nonostante il cammino sia difficile ed ora siamo un punto sotto, dobbiamo gestirlo.
Sapendo che la squadra arriva da prestazioni sempre testa a testa, non arrendevoli, che ci hanno visti sconfitti di misura. Si gestisce con la consapevolezza che sia una partita cruciale, ma che la squadra, anche nell'ultimissimo periodo ha dimostrato di stare bene e di potersi giocare le sue chance.
Cosa significa per il Lecce vincere ad ogni costo?
Draghi disse “Farò il possibile e l'impossibile per salvare l'Europa”, ed io dico la stessa cosa (ride, ndr), farò l'impossibile per salvare il Lecce.

Cosa vuole e non vuole vedere della sua squadra?
Non è questione di voler o non voler vedere, perché adesso il risultato conta più di ogni altra cosa. Poi c'è sempre il pensiero di cosa tu debba fare per raggiungere il risultato.
Io sono andato ad analizzare quello che è il nostro percorso, ma l'ho analizzato dall'Udinese in poi, ma vi ho anche detto qualche settimana fa che l'unica partita in cui abbiamo subito una sconfitta sonora è stata con il Como, ma lì l'ho sputtanata io la partita, per cercare di rimetterla a posto. Chiaramente sbilanciando la squadra. Poi però la squadra si è sempre giocata le partite con pregi e difetti, ma non è stata mai sottomessa.
Si poteva far di più? Si. Potevamo arrivare a questo punto con qualche punto in più? Si. Ma ora non ha senso, quello che conta è la partita di domani, l'atteggiamento, il coraggio, fare il possibile e l'impossibile per vincere. Poi vediamo cosa succede.
Finché il campionato ci mette a disposizione un ultima partita da giocare, quella partita va giocata. Ed è la cosa più importante per ogni singolo calciatore, per l'ambiente e per tutti. Non ci sono altre cose.