Di Francesco, buon avvio a Lecce ma non il migliore: i numeri del passato
Analisi dei dati e dei numeri delle ultime tre squadre allenate da Di Francesco in Serie A superato il primo terzo di campionato.
La tredicesima giornata di Serie A si è conclusa e con essa anche il primo terzo di campionato. Nonostante manchi ancora un mese al giro di boa del girone d'andata, le squadre hanno messo in campo i loro valori, sia in positivo che in negativo, dando una prima impressione solida di quello che sarà l'andazzo da qui alla fine.
Il Lecce si trova attualmente al quattordicesimo posto in solitaria con 13 punti,10 gol fatti (terzo peggior attacco assieme alle toscane Pisa e Fiorentina) e 17 subiti, a sole tre lunghezze dalla zona calda.
Nonostante la poca lucidità nella metà campo avversaria, i numeri indicano certamente un buon avvio. Inoltre Di Francesco, dopo annate infelici, sembra aver trasmesso i suoi principi: il gioco proposto, l'intesa del gruppo e la compattezza difensiva sono sintomi di una squadra in netta crescita che combatterà fino alla fine.
Le retrocessioni con Venezia e Frosinone pesano sulle spalle del tecnico, che farà di tutto per tenere lontani i fantasmi del passato. Ma a che punto erano le due ex squadre del mister giallorosso dopo il primo terzo di campionato? Vediamo.
Passato insidioso: Frosinone e Venezia
L'etichetta data a Di Francesco nelle scorse stagioni pesa inesorabilmente sulla valutazione del lavoro e delle gare del tecnico.
L'avvio a Venezia fu certamente il più complicato: alla tredicesima giornata, il k.o casalingo proprio contro il Lecce di Giampaolo per 0-1 si aggiunse alle altre otto sconfitte incassate fino ad allora in campionato, relegandoli all'ultimo posto in classifica con soli 8 punti. Nonostante l'evidente assenza di qualità davanti, l'attacco registrava 11 gol, di cui ben sei grazie all'esperienza e il cinismo di Pohjanpalo, lasciato partire inesplicabilmente a gennaio. L'assenza di un bomber è ciò che pesa maggiormente ai salentini oggi. D'altro canto, troppo pesanti le 22 reti subite.
La partenza a Frosinone fu quasi perfetta: i ciociari si trovavano nella parte sinistra della classifica con 18 punti, a due lunghezze dalla zona Europa con 19 gol fatti, complici della presenza di giocatori forti come Zortea, Valeri, Brescianini e soprattutto dell'estro di Soulé. Anche in questo caso, a lungo andare la mancanza di esperienza e le lacune difensive furono la causa della deriva gialloblù.
Imparare dagli errori
Dai numeri analizzati, è chiaro che Di Francesco stia facendo molta più attenzione a curare la fase difensiva: per sopperire all'assenza di gol dai centravanti, è fondamentale lavorare per subirne il meno possibile e crearsi chance concrete di salvezza.
Lo scontro diretto di domenica a Cremona rappresenta un test arduo ma essenziale per confermare e raccogliere quanto di buono fatto finora.






