Il Lecce annichilisce la Reggiana, ma la testa è già a Verona
Probabilmente, già dopo il 3-0, i pensieri di Eugenio Corini in parte erano di soddisfazione perchè la sua creatura sta diventando una squadra vera, gli altri erano indirizzati alla prossima partita, il big-match di Verona, contro il Chievo.
La Reggiana giunta a Lecce è stata completamente annichilita dalla forza devastante dei giallorossi, aggredita sin dai primissimi minuti e trafitta con regolarità per tutto l'arco dell'incontro. Una prova maiuscola da parte dei salentini che non si sono accontentati, fino alla fine, onorando così l'avversario.
Il tecnico ex Brescia ha schierato gli stessi undici che avevano ben figurato contro la Virtus Entella, a parte il solito avvicendamento Calderoni/Zuta sulla fascia sinistra ed i risultati si sono ripetuti.
I primi venticinque minuti sono stati un vero e proprio show fatto di pressione alta, riconquista della sfera, scambi veloci e ricerca della profondità, con capitan Mancosu che ha vestito i panni dell'ideatore e uomo assist di tutte le trame, supportate da Tachtsidis e finalizzate da Massimo Coda.
La Reggiana ha tentato di risollevare il capo ma stavolta la differenza di caratura, voglia e determinazione tra le due formazioni era troppo evidente, a svantaggio della matricola granata.
La gara è andata avanti spesso sulla stessa falsa riga, con il Lecce che dopo aver messo al sicuro il risultato ha sfruttato alla perfezione gli spazi che si sono aperti ed è andato a segno altre volte, fino a raggiungere le sette reti, subendone solo una.
Se si vuole trovare una nota stonata nel pomeriggio del ‘Via del Mare’, questa è rappresentata ancora dalla fase difensiva, perchè l'ottimo Gabriel, pur compiendo un paio di prodezze delle sue, si è dovuto arrendere ad un colpo di testa preciso che ha permesso alla Reggiana di segnare il gol della bandiera. Non è tanto il gol preso che infastidisce, ma le altre parate del portierone, segno che Eugenio Corini sulla fase difensiva deve lavorare ancora.
Oltre a Coda hanno trovato gloria anche Falco, Majer, e soprattutto Tachtsidis, ormai elemento imprescindibile del centrocampo giallorosso e mentalmente votato interamente alla causa. Il greco sembra un marziano nel campionato cadetto per la sua stazza e le idee di gioco che di volta in volta illuminano la manovra. Ora segna anche.
La partita si è conclusa tra gli abbracci dei calciatori e la soddisfazione dello staff tecnico e della dirigenza giallorossa.
Venerdì prossimo la squadra è attesa da un test sicuramente più probante di quelli avuti in questa prima parte di campionato, contro il Chievo Verona; gli uomini di Corini hanno finito di fare la “preparazione”, i nuovi si sono integrati, i vecchi guidano la nave e la truppa messa insieme da Pantaleo Corvino, oltre ad essere mentalmente pronta è anche di tutto rispetto.
Iniziano gli impegni importanti, contro formazioni attrezzate per la vittoria finale del campionato, capiremo man mano che trascorreranno le giornate quale sarà il ruolo della formazione giallorossa in questo torneo: una comprimaria o la regina?
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