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C'è un Lecce prima della partita col Bologna ed uno dopo, non solo dal punto di vista dei risultati, ma anche del gioco espresso dalla compagine guidata da Di Francesco. 

Terzo risultato utile di fila

Il pareggio ottenuto contro il Sassuolo è il terzo risultato utile consecutivo dopo il pareggio all'ultimo respiro contro il Bologna e la vittoria al Tardini contro il Parma. Certo, resta un po’ di rammarico per la vittoria sfumata, soprattutto per il Lecce visto nel primo tempo, ma alla fine l'importante era dare continuità a quanto visto fino ad ora. I numeri però parlano chiaro: 5 punti nelle ultime 3 gare, due clean sheet, 3 gol fatti e 2 subiti.

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eusebio di francesco

Un inizio difficile

A parte il pareggio con il Genoa alla prima giornata, il Lecce di inizio stagione ha preso delle belle batoste prima contro il Milan, poi contro l'Atalanta e successivamente contro il Cagliari, a cui possiamo aggiungerci anche il 3 a 0 contro i rossoneri in Coppa Italia. 

Un Lecce, quello delle prime uscite, che ha mostrato una costante preoccupante: la difficoltà a mantenere intensità e concentrazione per tutti i novanta minuti. Troppo spesso la squadra si è sciolta nella ripresa, perdendo lucidità e ritmo negli ultimi venti o trenta minuti di gioco. Un calo che in Serie A può costare caro, perché per raggiungere la salvezza non bastano le qualità tecniche: servono anche tenuta mentale e condizione fisica. 

Nel ricercare la chiave tattica giusta per una difesa non particolarmente efficace, Di Francesco ha anche sperimentato una difesa a tre (nella partita contro il Milan): esperimento fallito sul nascere a causa dell'espulsione di Siebert. Da lì in poi, però, qualcosa è cambiato.

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