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Pensavamo di non dover più scrivere di calcio e commentare le prestazioni del Lecce per questa stagione ed invece il campionato è ripreso. Il covid-19 che ha fermato l'Italia per tanto tempo, fortunatamente pare sia più gestibile ed allora il paese pian piano riprende a "vivere", sport compreso. Il Lecce ricomincia come aveva lasciato, con una sconfitta e con l'infermeria incredibilmente piena dopo tre mesi di stop. L'abbiamo sempre pensato e scritto: questa squadra allestita in estate e rinforzata a gennaio, se al completo, può salvarsi con tranquillità, sciorinando bel gioco e facendo divertire i suoi tifosi. Però di quella squadra in campo ci sono pochissime tracce, molti sono infortunati e quelli che giocano sono convalescenti perche reduci da problemi fisici. È un problema serissimo al quale non si è riusciti a porre rimedio ed il Lecce lo paga caramente. Liverani non snatura la sua idea di calcio e propone una squadra comunque offensiva, in grado di dare fastidio al Milan. In parte i giallorossi ci riescono, c'è anche un gol annullato per millimetri a Meccariello, ma i fantasmi di sempre ritornano a farsi vivi: la fase difensiva è sconosciuta. Gli attaccanti non si sacrificano, i centrocampisti non pressano ed i difensori spesso "guardano" invece di intervenire. Perché? Da un lato non riescono, dall'altro atleticamente non ce la fanno. Il Milan nonostante la partita di Coppa Italia nelle gambe, correva il doppio. Così era prima del Covid, così continua ad essere. Peccato! Eppure il Lecce era riuscito a recuperare lo svantaggio grazie ad un calcio di rigore segnato da Mancosu, purtroppo una doppia dormita ha consentito agli avversari di segnare due gol subito dopo, gentile regalo dei giallorossi, soprattutto quello siglato da Rebic. La partita è finita lì. Cosa rimane di questo Lecce-Milan? Quasi niente di positivo, sicuramente non a livello psicologico. Neanche fisico, agli infortunati ora bisogna aggiungere Lapadula (distorsione alla caviglia). Contro la Juventus tra quattro giorni ci vorrà un Lecce più convinto che dovrà sopperire alle carenze di uomini col cuore. Soltanto così potrà ricominciare a fare i punti che serviranno per salvarsi.
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