Atletico Ferrovia, il giusto mix tra calcio ed integrazione
L'INIZIATIVA
A Lecce c’è una squadra, una piccola grande squadra, che non è come tutte le altre. Il suo nome è Atletico Ferrovia ed il suo intento è quello di creare un senso d’identità con l’omonimo quartiere leccese, oltre che provare ad intraprendere un progetto d'integrazione sociale tra le diverse persone che vivono in quella zona.
Il suo fondatore è Sergio Chiari, gestore di un negozio di dischi in Via Don Bosco, il quale ha deciso di intraprendere questo progetto perché sicuro che, attraverso il calcio, si possa alimentare l’incontro tra diverse culture e magari acquietare le tensioni sociali che inevitabilmente si possono venire a creare.
Il mister, invece, si chiama Antonio Giannattasio, con la squadra che ha girovagato per la città alla ricerca di un campetto sul quale allenarsi e disputare qualche partitella.
Inizialmente l’Atletico Ferrovia ha esordito in quel di Villa Convento, partecipando anche a dei tornei organizzati al Centro Sportivo di Lequile. Poi Don Nicola, per circa due anni, ha aperto a questi giovani ragazzi, tutti di età compresa tra i 20 e 30 anni, le porte dei campetti di Santa Maria della Porta.
I fruitori principali di questa nobile iniziativa sono per lo più ragazzi africani, provenienti da Gambia, Ghana, Senegal ed altri paesi dell’Africa, che vedono in questo progetto un’occasione di crescita e di inserimento nel contesto sociale nel quale vivono.
Adesso l’obiettivo è quello di trovare stabilmente un impianto che possa ospitare questa squadra, anche per organizzare degli allenamenti settimanali e partecipare a qualche campionato o torneo in maniera stabile. Il sogno, invece, resta sempre lo stesso per il presidente e fondatore Sergio Chiari: un giorno poter disputare un'amichevole contro il Lecce.