Gravina e la rivoluzione del calcio italiano: "Impedire che si creino disadattati sociali"
Si sta studiando una importante riforma dei campionati che porterà tutto il movimento calcistico, sia dilettanti che professionisti, ad un cambiamento epocale. Di questo ne ha parlato Gabriele Gravina, Presidente della FIGC, a La Gazzetta dello Sport.
Lo stesso è intervenuto sul tema che interessa la C e la B: "In Serie B a ogni stagione cambia il 40 per cento delle squadre. Una retrocessa dalla A alla B non ce la fa, non basta il paracadute. E allora si deve agire sulla redistribuzione delle risorse e della flessibilità degli emolumenti. La soluzione potrebbe essere quella di due gironi di B, in verticale, non orizzontale. Dobbiamo impedire che si creino dei disadattati sociali. In Lega Pro lo stipendio medio è di 30mila euro lordi: il rischio è di arrivare a 35-36 anni e di trovarsi in mezzo al guado del futuro senza mezzi. Per questo teniamo così tanto al contratto di apprendistato e alla formazione".
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