Umtiti torna sugli ululati in Lecce-Lazio: "Se c'è la volontà, qualcosa si fa"

Le parole dell'ex difensore francese in ricordo di un episodio accaduto nel 2023
La scena risale al 4 gennaio 2023. Quel giorno, Samuel Umtiti e il suo compagno di squadra zambiano Lameck Banda furono vittime di cori razzisti durante una partita di Serie A tra Lecce e Lazio, terminata poi 2 a 1 per i giallorossi.
Ululati che imitavano versi di scimmia provenienti dal settore ospiti occupato dai tifosi laziali, che spinsero l'arbitro a interrompere la partita per alcuni minuti nel secondo tempo. Al fischio finale, mentre i tifosi del Lecce scandivano il suo nome in segno di supporto, Umtiti scoppiò in lacrime. Immagini forti che Samuel Umtiti ha accettato di commentare questo venerdì durante la sua lunga intervista rilasciata a RMC nel programma Génération After.
Voglio ristabilire la verità. È vero che sentivo ululati da scimmia ogni volta che avevo il pallone. Ma vi dirò la verità, ho sofferto così tanto per tornare in campo e giocare... Mi sentivo così bene durante quella partita, come se fossi un Avenger. Ho detto: ‘Nessuno mi disturberà nel mio piacere, nemmeno i tifosi. Continuiamo a giocare’. I giocatori della Lazio mi dicevano: 'No, se vuoi ci fermiamo'. Io rispondevo: 'No, gestisco la situazione, continuiamo'. Sono stato sopraffatto dall'emozione alla fine della partita, ma non affatto a causa dei tifosi. Non me ne importava niente.

Fare qualcosa per migliorare tutto
È solo che era da così tanto tempo che non giocavo 90 minuti in quel modo. Era incredibile provare quelle sensazioni. Ero commosso. Quello che è successo sugli spalti mi ha colpito, ma è così nella vita di tutti i giorni, anche nel calcio. Vediamo che non si fanno progressi. In tutta onestà, non si fanno progressi. I giocatori che decidono di interrompere la partita (in caso di ululati razzisti, ndr), cosa cambia? Si ripete un mese dopo? Non cambia nulla.
"Parto dal presupposto che se non facciamo tutto il necessario e tutti insieme affinché tutto questo si fermi, la situazione non migliorerà. Viviamo in un mondo in cui a me sciocca davvero che succeda ancora e che si dica: 'Ah è normale, sono i tifosi della Lazio...' Non è affatto normale, ma alla fine io so che non potrò cambiare le cose. Lo dirò francamente, quello che succede è una farsa, perché in realtà, se vuoi fare qualcosa, puoi farla.
Se vuoi puoi
Non faccio parte delle istituzioni, ma ci sono così tanti strumenti, è facile. Individui l'obiettivo. Con la videosorveglianza? Esattamente. Fai un grosso lavoro e si fermerà rapidamente. Lo vediamo, in alcuni paesi, in alcuni club, non succede più, ma in certi club continua. Se si vuole davvero fermare qualcosa, lo si ferma.






