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Quanto è cambiato il Lecce di Baroni in un girone? Ce lo siamo chiesti oggi, alla vigilia della sfida di campionato tra giallorossi e lariani, una gara di fondamentale importanza per il campionato di entrambe le formazioni.

Quel Lecce era ancora un cantiere aperto e necessitava di qualche pedina giusta per carburare, oltre che di un pizzico di pazienza in più da parte della sua gente.

Chi ha fischiato quel giorno l’opaca prestazione degli uomini di Baroni, mai avrebbe immaginato di ritrovarsi in testa alla classifica esattamente un girone dopo.

A dire il vero, quella calda sera di fine estate il Lecce aveva deluso un po' tutti, non tanto per l’impegno dei singoli, ma quanto per le trame di gioco assai confuse.

Baroni, però, lavorava da poco e nel precampionato aveva forzato molto la mano sui carichi di lavoro per permettere poi alla squadra di correre sempre meglio e di più.

Quella sera Coda aveva trovato la prima rete del suo campionato ed ora è a quota 9 mentre Gabriel raccoglieva già il quarto pallone in fondo al sacco e tutti avevamo il timore che la fase difensiva sarebbe stata ancora un bel problema.

Adesso il Lecce è un’altra squadra rispetto a quel giorno, ha un’altra consapevolezza e scende in campo per vincere. Certo, battere il Como tra le proprie mura non sarà compito semplice ma i giallorossi sanno di non poter sbagliare, anche perché le inseguitrici sono davvero ad un passo.

Alla domanda iniziale non ci sembra il caso di rispondere. Speriamo di farlo nel finale di questa stagione, scrivendo magari di come i fischi di inizio campionato si siano trasformati in scroscianti applausi nell’ultima giornata. 

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