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Negli ultimi giorni, complice la pausa per le Nazionali, il dibattito calcistico italiano si è acceso intorno a due nomi destinati a segnare il futuro del nostro calcio e, si spera, proprio della selezione azzurra: Francesco Pio Esposito e Francesco Camarda.

Due gol per entrambi

Entrambi hanno vissuto settimane da incorniciare. Esposito, attaccante dell’Inter, e Camarda, classe 2008 del Milan ma attualmente in prestito al Lecce, hanno realizzato le loro prime reti in Serie A, con il giovanissimo giallorosso capace addirittura di entrare nella storia come il più giovane marcatore di sempre del club salentino in massima serie. Un gol non banale, tra l'altro, in quanto utile a pareggiare la partita contro il Bologna al termine di un match sofferto.

Il momento d’oro è proseguito anche in azzurro: Camarda ha deliziato con uno scavetto vincente in Under 21, mentre Esposito ha timbrato il cartellino nella gara di qualificazione mondiale contro l’Estonia con un fantastico gol che gli è valso il paragone con Vieri.

L’entusiasmo attorno ai due è palpabile: tifosi e addetti ai lavori ne celebrano il talento, li paragonano a questo o a quell'altro giocatore e riflettono su quello che potranno diventare. 

francesco camarda nazionale

Il pensiero di Tuttosport

Tra un paragone e l'altro, i due giovani sono stati protagonisti di un articolo pubblicato ieri da Tuttosport, intitolato "Pio Esposito cresce bene anche in Nazionale ma è Camarda la vera eccezione”.

Il soldato Pio cresce bene - si legge. Poi, il paragone con un giocatore portoghese appena passato dall'Italia, ma senza lasciare il segno - Il suo curriculum da vent’enne è paragonabile al solo Joao Felix tra gli ultimi cinque attaccanti che hanno vinto il Golden Boy, nella speranza che l’interista non si perda come accaduto con il portoghese". 

Per Tuttosport, è inutile paragonare Esposito a Lamine Yamal, Mbappé e Haaland: avvicinare i loro numeri è impossibile per Esposito, che prima di imporsi in nerazzurro ha dovuto fare due anni di gavetta a La Spezia.

L'eccezione è Camarda

In controtendenza rispetto a questo percorso si muove invece Francesco Camarda, “già titolare al Lecce in Serie A (benedetto fu il duo Sticchi Damiani-Corvino) a 17 anni, un’età dove normalmente i nostri giocano ancora nelle giovanili”. In realtà, Francesco Camarda non è propriamente un titolare nella compagine giallorossa, avendo giocato il 33% delle partite dall'inizio. 

Insomma, per avere 17 anni è un ottimo bottino ed è un giocatore tenuto in grande considerazione da Di Francesco, ma non è ancora stabilmente nell'11 di partenza. L'eccezione, inoltre, risiede nella cultura stessa del calcio italiano, dove i giovani solitamente non vengono lanciati in età così precoce, mentre in altri posti vengono coccolati e fatti crescere. 

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