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Fabio Lucioni ha parlato ai microfoni della sala stampa al termine di Lecce-Pisa. Di seguito le parole del capitano giallorosso. 

“Ci ho sperato tanto in questo gol. Negli anni ero abituato a fare qualche gol e quest'anno mi è mancato fino ad oggi. La soddisfazione più grande è la vittoria del collettivo, ma contribuire in maniera così importante mi dà ancora più soddisfazione. Questo è un gruppo che merita veramente grandi risultati e grandi palcoscenici. Non lasciamo nulla al caso e ce la mettiamo veramente tutta nell'impegno quotidiano”. 

“Ho sempre basato tutto sul lavoro e nel cercare di dare il massimo, per farmi trovare pronto tutti i giorni e dare qualche insegnamento ai giovani. Lo spogliatoio è la mia seconda famiglia, lo vivo praticamente più di otto ore al giorno, arrivo alle otto e mezzo al campo e vado via alle due. Sono lì dentro con ragazzi che hanno voglia di arrivare a grandi traguardi. Siamo un gruppo giovane e ambizioso”. 

“In settimana ho avvisato i più giovani sul fatto che avrebbero trovato un ambiente che finora non avevano mai vissuto. Si veniva da due anni con capienza ridotta e stadi chiusi, questa è una piazza affamata di calcio. Non dovevamo farci portare dietro dalle emozioni ma dovevamo restare concentrati, consapevoli che il pubblico ci avrebbe dato la forza per fare una corsa in più durante la partita. Questo ambiente trasmette emozioni fantastiche”. 

“Ancora non ho guardato la classifica, ma so che dagli altri campi sono arrivate delle belle notizie. In questo momento abbiamo tutto nelle nostre mani, ancor di più alla fine di una partita così bella e carica delle emozioni. Dobbiamo finire l'opera che abbiamo quasi terminato. Alla squadra ho detto che siamo come un regista che scrive un film, dobbiamo scrivere noi il finale. Abbiamo due partite per farlo e dobbiamo far sì che ci sia un lieto fine”. 

“In questa squadra hanno avuto un valore importante tante figure, anche chi ha giocato meno. Chi ha giocato meno ha fatto la differenza, in questa settimana la pressione si è sentita ma questa è una squadra con le spalle larghe. I vari Calabresi, Faragò, Tuia, Ragusa, Dermaku, Blin, sono gente che con silenzio e con sudore hanno portato avanti la carretta del Lecce. In questa settimana ci siamo isolati per preparare questa partita e lo abbiamo fatto nel modo giusto, con pazienza e con qualche scarpata, che non manca mai. Quando ci sia allena forte i risultati sono questi”.

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