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Avanti ed indietro. Immaginare una carriera del genere non deve essere facile, soprattutto arrivati ad una certa età, dopo che gli anni nei quali si è scesi in campo hanno superato quelli senza calcio.

David Balleri è andato avanti ed indietro, in tutti gli stadi d’Italia, con ogni maglia che ha indossato.

Lo chiamavano il “Pendolino”, soprannome che hanno coniato i tifosi della Sampdoria e che poi hanno adottato tutti per descrivere le doti del laterale difensivo livornese.

Con il Lecce Balleri ha disputato 76 partite in 3 stagioni, segnando un gol, ottenendo svariati cross al bacio e conquistando due incredibili salvezze in Serie A. Peccato che per lui non sia valso il famoso detto “non c'è due senza tre” perché sarebbe stato perfetto salutare il Salento con un'altra permanenza. Nella terza stagione, però, il Lecce è retrocesso e Balleri ha ricominciato la sua corsa da un'altra parte, tra gli applausi del pubblico salentino che ha sempre rispettato chi dava sul terreno di gioco.

Il classe '69 è riuscito a togliersi diverse soddisfazioni nella sua carriera. Il Partito dalla Toscana ha esordito in Serie A con la maglia del Parma, rimanendo nel massimo campionato italiano per tante stagioni con le casacche di Padova, Sampdoria e poi del suo Livorno, con il quale ha conquistato la promozione più significativa della sua carriera.

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo con l’ultima esperienza vissuta in quel di Como, Balleri ha deciso di intraprendere una nuova avventura e di diventare un allenatore. A settembre ha firmato per la Pro Savona e prima dell’esperienza in Liguria era stato in diversi settori giovanili e anche vice allenatore di Filippini nel Livorno. Il suo sogno è arrivare in alto e siamo certi che possa farcela. Anche da calciatore è partito dal basso e poi è arrivato in Serie A. 

Avanti e indietro. David Balleri non ha dimenticato come si fa

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