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Amaro in bocca. Per rispondere nel modo più immediato alla domanda che abbiamo volutamente posto nel titolo, quest’espressione ci sembra la più adatta.

Amaro in bocca per non aver approcciato bene al match e per aver subito i gol decisivi per la sconfitta a due minuti dal fischio finale. Dire che “è stato meglio così” ci sembra ingeneroso verso la nostra maglia e la nostra passione perché quando il Lecce scende in campo, che sia amichevole, campionato o Coppa Italia, ci auguriamo sempre che vinca e che offra prestazioni convincenti.

Ovviamente, però, in questo caso, nonostante le beffa, se sconfitta doveva essere, meglio averla subita nel recupero, anziché ai tempi supplementari. Si è evitato di giocare per altri 30 minuti, consumando energie che ora saranno utilizzabili all’Olimpico contro la Roma.

Tornando alla partita di ieri, vogliamo analizzarla reparto per reparto, spiegandovi cosa ci ha lasciato.

Lecce, il reparto difensivo contro il Parma

Brancolini ha subito 4 gol al suo esordio stagionale. Sul primo avrebbe potuto fare meglio, ma l’uomo davanti, per giunta in netto fuorigioco, ha disturbato la sua visuale. In alcune uscite, in ogni caso, è sembrato insicuro. Proabilmente questo è dovuto al fatto che nell’ultimo anno e mezzo non ha mai giocato partite ufficiali. A gennaio forse il Lecce dovrebbe cautelarsi con un portiere di maggiore esperienza, già pronto in caso di necessità.

La linea difensiva nella prima frazione ha faticato e non poco. Gallo e Venuti hanno spinto poco ed il primo è stato parecchio ingenuo in occasione della prima rete. Baschirotto e Touba poi hanno faticato a far partire l’azione delle retrovie, mentre la situazione è cambiata nella ripresa con l’ingresso di Pongracic. Il croato si è preso la responsabilità di alcune giocate, dimostrandosi leader difensivo della compagine salentina. L'autogol rappresenta un episodio sfortunato senza rilevanza sul giudizio della sua prestazione. 

Lecce, la prestazione dei centrocampisti contro il Parma

Berisha si è presentato con un tiro da 50 metri che per poco non beffa Corvi. Personalità è la parola giusta per descrivere il talento albanese, che ieri ha dimostrato di poter rappresentare una valida alternativa a centrocampo, specie in questo momento nel quale mancano Blin e Kaba. Ramadani, dal canto suo, ha provato a tenere in piedi la baracca dal punto di vista difensivo, ma non sempre è stato efficace nelle chiusure. L’ex Aberdeen è parso stanco e ieri ha giocato un’altra partita da 100 minuti. Tutto questo non è confortante in vista della Roma, gara nella quale sarà ancora una volta chiamato a percorrere chilometri ed a fungere da schermo davanti alla difesa. Infine, Oudin è sembrato svogliato, apatico, senza sussulti. La prestazione del francese è stata negativa sotto tutti i punti di vista ed urge un suo cambio d’atteggiamento per tornare ad essere un giocatore decisivo per questa squadra.

Lecce, cosa hanno combinato i tuoi attaccanti contro il Parma

Infine, l’attacco. Piccoli si è dannato l’anima: ha trovato un gol, uno gli è stato annullato per fuorigioco e si è anche divorato due grandi occasioni. L’ex Empoli è un attaccante mobile, nonostante la stazza, ed ha sempre l’atteggiamento giusto, sia dall’inizio che da subentrato. Strefezza e Sansone hanno disputato una buona gara. Il primo si è acceso nel secondo tempo, segnando anche un gran gol, mentre il secondo è stato tra i più positivi già nella prima frazione, quando il resto dei suoi compagni è risultato spettatore non pagante. Banda ed Almqvist, al loro ingresso in campo, non hannno dato a D’aversa quello che sperava. L’attaccante dello Zambia ha avuto sui piedi la palla del 3 a 2 ma l’ha sprecata malamente.

L’eliminazione, come già detto, lascia l’amore in bocca. Eppure, drammatizzare in questo momento ha pochissimo tempo. C’è tanto da fare ma si sapeva. La partita contro la Roma, però, rappresenta un’opportunità, una gara importante contro un avversario prestigioso in uno stadio stracolmo. Il Lecce dovrà provare ad esaltarsi in un match del genere, le qualità per fare bene e cancellare queste due sconfitte ci sono, senza alcun dubbio. 

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