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L'ex difensore del Lecce calcio Egidio Ingrosso, oggi opinionista per TeleRama, è stato ospite dell'ultima puntata di PL Talk, in diretta su Twitch.

In Lecce-Sassuolo Banda e N'Dri andavano inseriti prima?

Col senno di poi, a mente fredda, Di Francesco ha scelto la soluzione giusta. A fine partita sono rimasto col rammarico, pensavo si dovesse osare ed avrei cambiato un po' gli uomini cambiando le caratteristiche con N'Dri che è più "dribblomane". Da tecnico, razionalizzando un po' la partita e riguardandola, alla fine penso sia stata fatta la scelta giusta. 

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Il Sassuolo veniva da due vittorie consecutive, una squadra in formissima che il Lecce è riuscito a domare. Non era facile dare continuità ai risultati. Mettere Banda e N'Dri avrebbe potuto sbilanciare il Lecce e magari quelle azioni che abbiamo subito al 90' sarebbero potute succedere prima, e magari a furia di subirle, avremmo preso gol. 

Quindi il mister ha razionalizzato bene ed ha detto “La partita non la vinciamo, ma non la perdiamo e mettiamo punti in cascina”. Ricordiamoci da dove siamo partiti, con la fragilità mentale che ci faceva dire che al primo gol subito il Lecce si scioglieva come neve al sole.

Su Stulic

Contro il Sassuolo è da rivedere. Sempre anticipato, sempre dietro il difensore. Non mi è piaciuta la prestazione del 9. Nelle prestazioni passate l'ho visto come un combattente, che fa a sportellate. E' un giocatore che ancora non ha capito bene il sistema di gioco italiano, soprattutto delle difese. Poi bisogna vedere se in passato ha giocato con una spalla o meno. Fare da attaccante centrale da solo, lì in mezzo, non è semplice.

stulic sassuolo

Su Gallo e Veiga

Mentre Gallo è più esperto e conosceva l'avversario, Veiga veniva da un periodo difficile, aveva perso il posto per Kouassi, aveva fatto una prestazione ottima contro il Parma e doveva consolidarsi, e non è mai facile. Secondo me è stato il migliore in campo in senso assoluto. Ha annullato il giocatore più forte del Sassuolo e forse del campionato in quella posizione (Laurienté, ndr) .

Sull'Udinese

E' una squadra fisica non soltanto in difesa, perché i tre giocatori dietro sono tanta roba, ma lo sono anche in mezzo al campo ed in attacco. E' una squadra che, se lasciata carburare e ragionare diventa pericolosa perché i duelli fisici li vincono quasi tutti. Quindi bisogna essere furbi, raddoppi di marcatura e ripartenze immediate. Il Lecce lo può fare.

E' un 3-5-2 o 3-4-3 nascosto. Il Lecce con due mediani concentra la sua forza in mezzo al campo lasciando scoperti gli esterni. In fase di non possesso, i due esterni offensivi devono essere bravi a coprire le fasce laterali insieme ai terzini, ed ecco perché predilige Morente e Pierotti, che sono equilibratori. In fase di non possesso i terzini devono accorciare sul quarto o sul quinto di centrocampo, e gli esterni devono essere bravi a dare il raddoppio di marcatura. Dove si può vincere la partita? Con questi accorgimenti, con le catene di destra e sinistra che funzionano alla perfezione, ma soprattutto con il supporto a Stulic che è solo.

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