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I carabinieri del Nas hanno effettuato a Lecce dei controlli in diversi settori alimentari, scoprendo violazioni delle norme igieniche e di rintracciabilità dei prodotti. Quattro attività sono state sospese e multate, mentre una grande quantità di cibi è stata sequestrata.

I sopralluoghi e le inadempienze riscontrate

I militari del Nucleo antisofisticazione e sanità hanno intensificato le ispezioni sanitarie nelle scorse ore, verificando la genuinità dei prodotti, le frodi alimentari e i requisiti previsti per la produzione e commercializzazione di cibi e bevande. In particolare, i controlli hanno riguardato il settore della produzione e commercializzazione dei vini e degli alcolici, della gastronomia d’asporto e della vendita al dettaglio di alimenti.

Le irregolarità più frequenti hanno riguardato le mancate registrazioni obbligatorie per l’avvio delle attività, le carenze igienico-sanitarie e strutturali, le mancate applicazioni delle procedure di autocontrollo aziendale e delle procedure inerenti la rintracciabilità degli alimenti.

Le sanzioni e i sequestri

Al termine delle verifiche, sono state disposte la contestazione di violazioni di natura amministrativa per diverse migliaia di euro, la chiusura di quattro esercizi commerciali del valore di oltre 950mila euro e il sequestro di un ingente quantitativo di alimenti di vario tipo, privi delle informazioni relative alla rintracciabilità. Si tratta di un’azione repressiva che mira a tutelare la salute dei consumatori e a contrastare le frodi nel settore alimentare.

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