Giosè Monno: "Da barese, riconosco nel Lecce un percorso solido"

Le parole del giornalista dopo la salvezza dei giallorossi
Per la prima volta nella sua storia, il Lecce si prepara a disputare il quarto campionato consecutivo in Serie A. Un risultato storico, frutto di determinazione e sacrificio, ottenuto al termine di una stagione complessa e ricca di ostacoli.
La sfida di ieri sera contro la Lazio resterà nella memoria non solo per l’impresa in sé, ma per il valore di un traguardo raggiunto con orgoglio e tenacia, in dieci, in casa di una squadra in lotta per le posizioni nobili della classifica.
Anche da Bari parlano di noi
Il calcio, si sa, va ben oltre il semplice ambito sportivo: è un fenomeno sociale e culturale, alimentato da passioni profonde, rivalità accese e forti identità territoriali e soprattutto campanilistiche. Per il Lecce, la rivalità per eccellenza è quella con il Bari, storica avversaria oggi in Serie B e da tempo condizionata dalla complessa questione della multiproprietà.

A spendere belle parole dopo la salvezza dei giallorossi, c'è stato proprio un giornalista barese, Giosè Monno, che ha voluto dire la sua sulla storica terza salvezza consecutiva raggiunta dai giallorossi, in primis ricordando lo scomparso Graziano Fiorita, per poi addentrarsi in questioni più specifiche, relative alla progettualità, al percorso ed ovviamente anche a quel pizzico di fortuna che non deve mancare mai.
Il post di Giosè Monno su Facebook
Ieri sul campo dell'Olimpico si è respirata un’atmosfera particolare, e credo che il ricordo di Graziano Fiorita abbia avuto un peso importante. Un giovane scomparso troppo presto, ma che era parte integrante del gruppo squadra. È bello pensare che la grande prova dei giallorossi, in particolare quelle parate decisive del portiere, possa in qualche modo portare la sua firma. A volte lo sport è anche questo: onorare chi non c’è più, trovare forza in un ricordo.
Dal punto di vista societario, il Lecce ha dimostrato di avere un progetto chiaro e ben definito, che passa dal direttore sportivo all’allenatore fino ai calciatori. Certo, c’è stata anche fortuna in questa salvezza, come spesso accade nel calcio, ma la fortuna va cercata, costruita giorno dopo giorno con lavoro e determinazione.
Da barese e da osservatore esterno, riconosco nel Lecce un percorso solido, che va oltre il semplice risultato. È una squadra che, pur in condizioni non sempre favorevoli, ha saputo dimostrare carattere e spirito di gruppo, elementi indispensabili per raggiungere gli obiettivi prefissati, quelli che sono mancati al Bari in tutte le componenti.