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Igli Tare, direttore sportivo della Lazio Igli Tare, ha attaccato in maniera molto dura il calcio italiano e la strada intrapresa da quest’ultimo, con tanti club di prima fascia che, nonostante i debiti, continuano ad avere possibilità di acquistare sul mercarto

Durante una lectio all’Università Luiss di Roma tenuta nell’ambito del corso “Il giurista entra in campo”, il direttore sportivo albanese ha detto la sua in modo netto e preciso. 

"Stiamo guidando una Ferrari che prima o poi si schianterà, nel calcio si inventano competizioni inutili come la Conference League, che chiamo la coppa dei perdenti, l’Europa League o la Nations League per le Nazionali. Non hanno alcun valore per gli introiti che producono e i calciatori diventano robot. Oggi ci sono squadre, anche di prima fascia, che sono tecnicamente fallite. Tra queste la Roma, la Juventus, il Milan e l’Inter. Vengono però tenute in vita perché il sistema ne ha bisogno. Multiproprietà? Ci sono fondi a livello mondiale che hanno acquisito moltissime società, non è una cosa sbagliata. Anche la Lazio lo ha fatto acquisendo la Salernitana e alla lunga è stata una scelta fruttuosa, ci è servita per portare lì i nostri calciatori più giovani per fare esperienza. Ora però, con la nuova legge, non è più possibile avere due o più squadre”.

L’analisi del direttore sportivo della Lazio è stata fin troppo nuda e cruda ma rappresenta la realtà, quello che effettivamente accade in Serie A da ormai decine di anni a questa parte. Servirà una svolta netta per cambiare la situazione, permettere ai club di risanare i bilanci ed alzare il livello del campionato. Più che la riduzione del numero di squadre, sarebbe opportuno evitare che partecipino al massimo campionato italiano società piene di debiti. Vedremo se dopo queste parole cambierà qualcosa. 

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