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Il tecnico Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Lecce. Di seguito le sue dichiarazioni.

“Questa gara è un premio per tutti, ma non dobbiamo vederla come una trasferta premio, bensì come un’opportunità per misurarci contro una grande di Serie A, con calciatori di livello internazionale. Al di là di chi andrà in campo dovremo impegnarci, non dobbiamo aver timore ma coraggio, senza snaturare il nostro gioco. Ci saranno un po’ di ragazzi che avranno la possibilità di andare in campo. È una partita che tutti vorrebbero giocare ma in questo momento abbiamo partite di campionato ravvicinate dopo una sosta molto lunga. Non tralasceremo l’impegno di questa gara, che onoreremo per la gente che ci segue. Darò l’opportunità a dei ragazzi e spero di ricevere segnali importanti, nelle prossime gare avremo bisogno di tutti. Bleve? Devo valutarlo, è stato molto fermo. Da parte mia ci sarebbe la volontà di farlo scendere in campo ma dobbiamo ancora valutare. Ci saranno alcune riconferme e alcune alternanze rispetto a Pordenone, voglio gestire bene le energie. Se in questo momento dovessi darvi una formazione avrei dei dubbi. Gallo ieri ha avuto un problema intestinale ma oggi si è allenato bene. C’è qualche situazione da leggere ancora. Domattina faremo un ulteriore allenamento che sarà importante per fare il punto della situazione. I ragazzi che sono arrivati avranno bisogno di un po’ di tempo. Simic? Non so quanto tempo ci vorrà, se saranno due o tre settimane ma ci vorrà tempo. È reduce da un lungo periodo di quarantena. Faragò invece è più avanti. Calabresi? Domani sarà uno dei due centrali, lo può fare. Gendrey ha bisogno di minutaggio e giocherà a destra. La Roma ci tiene a questa competizione, troveremo un avversario centrato che farà una partita importante e questo per noi è bello. Sarà un’opportunità per confrontarci facendo quello che siamo senza snaturarci di una virgola. A Pordenone era una partita brutta, e lì ho chiesto una prestazione importante. È lo stesso che chiedo domani. Se questa squadra trova la prestazione può trovare anche il risultato. Mercato? La sessione di gennaio è complicata. Ci sarà da lavorare per dare una condizione importante ai nuovi arrivi. Sono concentratissimo sul gruppo, in ogni allenamento vedo una crescita ed è quello che mi interessa. Faragò? È un interno e lo abbiamo preso per fare questo ruolo, escludo di vederlo esterno alto. Lui ha la maturità per lavorare da interno, un ruolo in cui abbiamo necessità pur avendo giocatori molto bravi. Voglio essere messo in difficoltà nelle scelte. Prima di Pordenone ero preoccupato, ho fatto di tutto per tenere la squadra incollata con la testa. Sono partite complicatissime contro avversari rispetto ai quali hai tutto da perdere. L’allenamento dà tanto ma non ti dà mai quello che ti dà la partita, la competitività te la può dare solo il match. Domani non sarà una festa, è un’opportunità per giocare in uno stadio meraviglioso contro una squadra fortissima: dovremo lanciare una sfida a noi stessi. Sono curioso di vedere la mia squadra, non si potrà sbagliare nulla, neanche una rimessa laterale. Non dovremo giocare un calcio timoroso, se vai lì rannicchiato ti passeggiano sopra”. 

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