Coronavirus, cosa succede se le partite si giocano a porte chiuse: c'è il rimborso?
L’allerta corona virus in queste ore sta mettendo a repentaglio il regolare svolgimento del campionato di Serie A, basti pensare che ben 4 match dell’ultima giornata di campionato sono stati rinviati a data da destinarsi. Il caos non è finito qui, infatti anche molte partite della prossima giornata sono a rischio, e l’opzione più probabile sembra proprio essere la disputa a porte chiuse delle partite nelle zone con pericolo contagio.
Al riguardo, bisogna precisare che ad oggi in Puglia non sono stati riportati dei casi di coronavirus, quindi Lecce-Atalanta di domenica alle 15 dovrebbe svolgersi regolarmente. Poiché mancano ancora diversi giorni all’incontro del Via del Mare peró non è da escludere l’altra eventualità, ovvero che il match possa essere disputato a porte chiuse.
In questo caso quindi ai tifosi non sarebbe permesso l’accesso allo stadio per motivi di ordine pubblico, e la domanda a questo punto sorge spontanea: chi ha prescritto un abbonamento o ha acquistato il biglietto, verrà rimborsato?
Come riporta il sito Calcio&Finanza, 11 club di A nelle loro condizioni di acquisto di biglietto o abbonamento non prevedono alcun rimborso in caso di disputa delle partite a porte chiuse, e tra questi è presente il Lecce (tra le altre per onor di cronaca troviamo Atalanta, Brescia, Cagliari, Genoa, Inter, Juventus, Roma, Sampdoria, Spal e Udinese).
Niente rimborso dunque per i tifosi del Lecce in caso il prossimo match con l’Atalanta dovesse essere a porte chiuse, ma ripetiamo, ad oggi la partita si dovrebbe svolgere regolarmente con il supporto dei salentini sugli spalti. Destino opposto invece per i supporters bergamaschi che difficilmente saranno al Via del Mare poiché purtroppo nelle ultime ore sono stati evidenziati casi di contagio a Bergamo e quindi con tutte le probabilità non sarà permesso spostarsi dalla provincia.
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