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Roberto Piccoli è stato intervistato da Cronache di Spogliatoio.

Piccoli racconta il tiro che ha fulminato Maignan

"Avevo già provato a tirare dalla distanza e la palla era uscita di un po’. La volta dopo, quando ho stoppato la palla, avevo già in mente di tirare, era una cosa che già prima avevo pensato: mi è uscito un bel tiro. Peccato che poi non è stato convalidato il gol e quindi l’emozione si è un po’ persa, però è stato comunque un bel momento, un po’ rovinato dal VAR ma fa parte del gioco. È stato istinto: non ho guardato la porta perché sapevo già dov’era".

L'emozione di Piccoli dopo il gol (annullato) al Milan

Abisso gol Piccoli annullato

"All’inizio ero annebbiato, non sentivo neanche i tifosi perché ero in un momento di adrenalina pura. Poi dopo si sentiva veramente tanto il pubblico. È la parte importante, che ci sostiene sempre e ci dà quella motivazione in più per aiutare in primis noi stessi, la squadra e la società".

Piccoli racconta il post Lecce-Milan

"Tornando da Lecce a Bergamo c’erano tutti i tifosi del Milan, infatti c’è stato anche un discorso molto “profondo” con la tifoseria. Mi hanno chiesto se il gol fosse regolare perché non si capiva. Poi abbiamo parlato del più e del meno. 

È stata una settimana un po’ amara, dispiace perché volevamo portare a casa i tre punti, siamo però contenti perché abbiamo portato a casa un punto importante contro una grande squadra".

Chi è l'idolo di Roberto Piccoli?

"Io come idolo avevo Bobo Vieri, infatti guardo i suoi video su YouTube. Mi piace come giocatore, poi oggi abbiamo tante tecnologie che ci permettono di studiare i vari giocatori internazionali, come Haaland o lo stesso Lautaro. Ho avuto la fortuna di allenarmi con gente come Zapata, Iličić, Papu Gómez, Muriel… giocatori di alta fascia".

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