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Competere con club che hanno patrimoni immensi alle spalle

Diciamo che a volte è uno scontro impari, ma partiamo proprio dal presupposto che spesso non sappiamo nemmeno chi sono le proprietà che rappresentano questa o quest'altra compagine sociale, che si alternano e ci sono passaggi piuttosto frequenti da un fondo all'altro. 

Situazioni magari critiche sul piano finanziario, poi vengono in corsa ripianate. O tramite dei subentri di altri soggetti della stessa natura, sempre fondi. Alla fine si spersonalizza molto il tema delle proprietà. 

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Non si sa nemmeno bene chi si ha di fronte, quali potenzialità hanno i club. A volte la sfida è impari proprio perché dall'altra parte poi magari ci sono dei club, non cito solo il Lecce, ce ne sono altri, composti da persone fisiche.

Corvino-Sticchi Damiani-Trinchera
Corvino, Sticchi Damiani e Trinchera

Noi non siamo solo salentini, ma sempre appassionati del Lecce che hanno i mezzi che derivano dal gestire un'azienda calcistica che ha dei bilanci, e rispetto a quei bilanci fanno degli investimenti proporzionati. Quindi è un po' più facile decifrare chi è l'Unione Sportiva Lecce. 

L'indebitamento di alcuni club

A volte la sfida è impari non solo per i capitali ma per via di chi ha anche più voglia o capacità di indebitamento, che è uno dei temi più critici del calcio italiano. Rispetto a questo la lotta è impari perché ogni giorno per colmare questo gap cerchiamo di mangiarci la testa.

Perché i grandi gruppi decidono di investire nel calcio italiano?

Dobbiamo distinguere tra i grandi gruppi di investimento ed i mecenati stranieri, o i ricchi imprenditori stranieri che decidono di investire nel calcio italiano, che sono differenti.

La categoria del ricco imprenditore straniero che si innamora di un'area geografica, di un posto e che decide di investire sul calcio, io lo ritengo un esempio virtuoso che è utile per il nostro calcio. 

La spiegazione è che paradossalmente nel nostro calcio, comprare una squadra per determinati livelli di imprenditoria costa poco. Paradossalmente costa poco. Questo riguarda a mio avviso una parte sicuramente virtuosa che è quello dell'imprenditore, e ne abbiamo diversi, che si innamorano e danno un contributo.

Poi c'è una parte relativa ai fondi, che è legata ad acquisire società che hanno un alto livello di indebitamento. In questo caso il vantaggio è comprare un club ad un prezzo basso, perché gran parte del prezzo è determinato da un livello alto di indebitamento, che quindi viene scomputato dal prezzo d'acquisto, per poi provare a completare un'opera di risanamento parziale per poi venderlo ancora e trarne dei benefici.

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