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Continuiamo a scrivere "buona la prima" e non si sa mai che presto non si possa iniziare a dire anche "buona la seconda". Il Lecce, per la prima volta nella sua storia, vince all'esordio in serie A e lo fa con merito, con piglio e personalità. Non male per una matricola ancora in pieno assestamento ed incompleta. Contro la Lazio sembra un cliché ormai consolidato, si va in svantaggio con il gol di Immobile, così da allietare i tifosi ciociari, commentatori delle radio romane, telecronisti imparziali e finisce con Di Francesco, Falcone & company ad esultare per la vittoria dei giallorossi. 

D'Aversa rischia inizialmente, decidendo per un centrocampo di qualità ma poco avvezzo ai ripiegamenti, nonostante l'impegno; Rafia e Gonzalez cercano di coniugare le due fasi ma fanno meglio in quella offensiva così Ramadani lavora per tre e quando può imposta anche. In realtà nei primi 45' la Lazio arriva al tiro soltanto in occasione del vantaggio, mentre il Lecce sfiora la marcatura per tre volte ma la manca per imprecisione o precipitazione. 

Banda è imprendibile da un lato e Almqvist lo è dall'altro; Strefezza fa la punta, in realtà è una specie di regista offensivo, non chiamatelo "falso nove"; Dorgu sembra un veterano, aiutato nella fase difensiva sia da Banda che da Gonzalez, mentre Gendrey è lasciato spesso da solo ed un po' in difficoltà, perché Almqvist rientra senza la necessaria cattiveria, così come Rafia. Nel secondo tempo il Lecce dà la sensazione di poter fare di più, in effetti pressa la Lazio mettendola alle corde ma si espone anche alle micidiali ripartenze della formazione guidata da Sarri. Falcone è sontuoso, di piede, evita il due a zero e da lì, per merito di D'Aversa che ridisegna la squadra, il Lecce sembra poter spingere ancora di più. 

Blin in campo è sempre una garanzia per i giallorossi, anche se in questa occasione schierato da difensore centrale (anche D'Aversa prima o poi si accorgerà che non si può fare a meno del francese, così come successo con Baroni). Di Francesco invece è indemoniato, così come Gallo e nei minuti finali lo è anche il giovanissimo Burnete. L'uno/due messo a segno dai giallorossi schianta la Lazio, i commentatori delle radio romane ed anche i telecronisti "imparziali". 

Il Lecce vince con pieno merito e questi risultati, per un gruppo nuovo ed incompleto, equivalgono ad un treno merci pieno di autostima. Domenica prossima si farà visita alla Fiorentina, esplosiva la sua prima di campionato contro il Genoa, lì la squadra potrà continuare il processo di crescita e probabilmente D'Aversa avrà a disposizione anche il nuovo acquisto Krstovic. I problemi di abbondanza sono sempre i benvenuti e l'ex Parma sarà ben contento di risolverli.

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